C’era un giardino che non era il mio e
c’erano rose meravigliose che mi erano cresciute tutte intorno, tanto che non riuscivo più a vedere.
Ma potevo ancora sentire la vita, così ascoltavo e ascoltavo senza dire mai nulla per non far appassire le rose.
Non potevo restare per sempre ad ascoltare, così cominciai a parlare dicendo cose senza dirle e facendo cose senza farle.
Ma le spine crescevano ogni anno di più e cominciavano a stringere, tanto che il dolore divenne insopportabile.
Poi, un arido giorno d’estate, i miei pensieri divennero come lame affilate che uscivano dalla mia mente e distrussero tutto quanto.
Da quel giorno cominciai finalmente a vivere.

🌷
Shera
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Bella!!
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Grazie! Perlomeno ho indicato che esiste una via d’uscita…
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Già!! 😊 è bello il taglio fiabesco 👌
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Grazie… In rima non avrebbe raggiunto lo scopo è avrei sminuito l’effetto
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Tutto deve partire da noi 😊
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Non può essere altrimenti… 😉
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