Senza fiato

Ho attraversato la mia vita a bocca aperta con lo sguardo sbalordito di chi guarda le macerie.
Ho costruito con i resti di me stesso
e ho trovato mille scuse per mollare.

Mi sono avvolto come un faro nella nebbia, certi moli forse è meglio non doverli mai trovare.
Ho messo in salvo la mia vita da quel mare e tutto il resto l’ho lasciato a naufragare.

Ho fatto a pugni con me stesso e con il cielo per poi trovarmi chiuso dentro un labirinto.
Le ho prese io ma d’altro canto lo sapevo per i miei sbagli e una chitarra senza fiato.

Vorrei capire cosa c’è tra questi sogni e cosa lascia una speranza che si infrange.
Cosa raccoglie chi raccoglie i propri pezzi e cosa trovano in quell’angolo di cielo.

E ora resta forse un colpo da sparare
o forse ancora solamente il suo rumore da sentire.
Mi guardo intorno per trovare un’emozione dentro l’armadio o forse dentro quel bicchiere.

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Bianco e nero

Distraggo la mia anima di stoffa
con quello che mi capita di fare,
cercando nelle scatole una scusa
per creare ancora confusione.

I lividi scandiscono il dolore
del tempo che ho passato a farmi male,
nascondo dentro un libro le parole
che certe notti provo a cancellare.

E siamo come nuvole di carta
create dalla mano di un bambino,
sospese su di un cielo immaginario
che resterà per sempre in bianco e nero.

Rinchiuso da una porta di sospiri
ho preso in mano l’ultimo disegno.
Cos’è che rende tutto così nero?
Cos’è che non si afferra col pensiero?

Ma tanto il vetro è rotto e così resta
e questo freddo non si può fermare.
Mi copro con le ultime parole
ma non mi danno luce ne calore.

E siamo come nuvole di carta
create dalla mano di un bambino
sospese su di un cielo immaginario
che resterà per sempre in bianco e nero.

Copyright © 2020 Samuele Villini.
Tutti i diritti riservati.

L’amore è un vagabondo

Soffi di vapore
persi nell’immensità
cerco nelle tasche
quella stessa libertà

Cosa si nasconde
nei silenzi tra di noi
negli sguardi assenti
persi nei ricordi

Perché l’amore è
un vagabondo senza identità
che vive tra di noi
mettendoci nei guai
e vaga senza meta
proprio come noi

Questi giorni stanchi
non si vestono di niente
e spogliano la notte
che copre le città

Ed ho gettato via
le lacrime più grandi
so che non torneranno
finché ci sarai tu

Perché l’amore è
un vagabondo senza identità
che vive tra di noi
mettendoci nei guai
e vaga senza meta
proprio come noi

Il risultato

Giorni grigi, tutti uguali,
tutti in fila all’infinito
e la notte poco dopo
così nera che fa male.

Vecchie storie originali
che mi hanno raccontato,
mentre scaldo dentro il fuoco
le parole da inventare.

La mia forza che ritorna
dentro al sogno più segreto,
la mia rabbia si trasforma
ma non cambia il risultato.

Tra le mani poche cose,
quelle giuste, quelle vere.
Sotto i piedi un metro d’aria
per sognare e per sperare.

Lascio un posto anche per loro
che non scorre nelle vene,
ho vissuto in una storia
che finiva sempre male.

La mia forza che ritorna
dentro al sogno più segreto,
la mia rabbia si trasforma
ma non cambia il risultato.

12/12/2002

All’epoca avevo una pagina WordPress che si chiamava “Chimica delle parole” con centinaia di frasi scritte. (Forse chi mi segue da allora se lo ricorda.)
Erano le frasi che avevo scritto da quando mi ricordo di aver cominciato a scrivere.
Poi nel 2015 ho disattivato la pagina perché mi si chiese una prova d’amore.
Persi ovviamente tutto quello che avevo scritto fino a quel momento perché gli originali erano perduti, tranne pochissime altre che ho già postato e questa, “Il risultato”, che rimase registrata nel telefono e che ho ritrovato di recente.
Il titolo è emblematico perché il risultato è stato che questa “prova d’amore” non è servita a niente, o perlomeno non ha raggiunto lo scopo che io volevo, ma di sicuro lo scopo che voleva la persona che diceva di amarmi. L’unico risultato a me evidente fu proprio questo.
Cos’è oggi “Il risultato”? Solo il ricordo di una vita che non mi è mai appartenuta.

 

Nessun rimpianto

Mi perdo in una stanza,
in una stanza vuota e senza tempo
ed ho smarrito la mia identità.
Mi lego da un’idea che non conosco
che soffoca qualunque desiderio,
mi cancellavo e poi mi riscrivevo.
Ho camminato a lungo in quel deserto
laddove il tempo non ha più valore
e gli anni son passati come ore.
Parole che restavano tra i denti
rinchiuse dentro pagine di carta,
rinchiuse proprio come la mia vita.
Ho rivissuto i giorni miei peggiori
urlando li graffiavo con le dita,
ma non vedevo ancora via d’uscita.
Cercavo un buon motivo per restare
ma non ne ho trovato neanche uno,
la vita non ritorna per nessuno.

2017

Lacrime amare

Lacrime amare
come pioggia che cade
allagano gli occhi
bagnandomi il viso

E cerco sollievo
a giorni passati
sognando un futuro
ancora indeciso

Buie stanze nella mente
solo freddo e niente più
nulla sembra più importante
se lo vedi da quaggiù

Lacrime amare
si asciugano al sole
le lascio cadere
non fanno rumore

E cerco sollievo
da questo vagare
affronto il futuro
per farlo cambiare

Nel riflesso degli specchi
forme false senza età
si confondono nel tempo
nascondendo la realtà

È freddo

Ho steso la mano
tra le frasi della gente
ma ho sentito solo freddo.
Tra le mie braccia tese
ho raccolto l’ultima emozione.
Ho aperto gli occhi
tra le sfumature grigio scuro
ed ho visto il tuo sorriso.
E vorrei coprirmi
anche solo di colori
caldi come le tue labbra
in questo gelido errante mare.

Vivere davvero

Aggrappati a quei sogni
che non vivono al buio
rimaniamo sospesi
tra le righe di un foglio

La bufera è passata
ma il sereno non viene
una voglia distratta
ci attraversa le vene

Troveremo la forza
toglieremo quel velo
alzeremo la testa
e vivremo davvero

Caro vecchio ricordo
non ti lascio cadere
se mi trovi un motivo
per alzarmi e lottare

Appoggiati alla vita
che la vita concede
quel che c’è tra le dita
non ancora si vede

Troveremo la forza
toglieremo quel velo
alzeremo la testa
e vivremo davvero

Guarda

Guarda
le stesse guerre violente del nostro passato
perché non è ancora abbastanza il sangue versato
giovani vite lanciate in battaglia a morire
sguardi impauriti di gente che vuole fuggire

Guarda
strade bagnate dal sangue di vite innocenti
teatri di lotte infinite e di scontri violenti
uomini e donne impegnati nel farsi del male
la rabbia che acceca la mente non fa ragionare

Guarda
quelli son nostri fratelli che stanno soffrendo
vivono la stessa vita che stiamo vivendo
con un linguaggio diverso che non comprendiamo
sognano lo stesso mondo che tutti vogliamo

Guarda
sembra che ormai tutto questo sia quasi normale
che tutto quello che vedi si possa accettare
sbadigli pensando che in fondo a te non va male
allunghi la mano annoiato e cambi canale

Così fanno gli eroi

Hai nascosto il tuo dolore
tra le pagine sfocate della vita.
Lo hai confuso e mascherato
tra le foto scolorite dei ricordi.

Hai coperto di silenzi il tuo dolore
dentro gli anni che passavano veloci.
Hai tentato di correger la fortuna
che con te non è mai stata tanto amica.

Così fanno gli eroi che se ne vanno,
ti accorgi quando non ci sono più.

Il sipario è poi calato lentamente
mentre tutti rimanevano a guardare.
È così che tu vuoi esser ricordato
ed è quello che volevi si sapesse.

Anche se qualche volte hai sbagliato
perlomeno in qualche modo ci hai provato.
Ma del male certamente non ne hai fatto
e se fosse non è stata tua intenzione.

Così fanno gli eroi che se ne vanno,
ti accorgi quando non ci sono più.

Solo un mucchio di ricordi

Raccolgo i giorni
come fossero foglie secche
li stringo tra le mie mani
non sono che ricordi

Cammino piano
con il vento che muove i rami
chiudo gli occhi e l’ascolto
non sento che ricordi

Cosa rimane
di queste nuvole vuote
di queste strade sporche
dove non piove più

Cosa rimane
di questi giorni passati
di questi sogni confusi
dove non vivi più

Solo un mucchio di ricordi
solo un mucchio di ricordi

Cerco la strada
nell’erba che copre i passi
mi volto e mi perdo
dentro tutti quei ricordi

Con un sorriso
e la faccia contro il vento
riprendo il mio viaggio
fatto solo di ricordi

Cosa rimane
di queste nuvole vuote
di queste strade sporche
dove non piove più

Cosa rimane
di questi giorni passati
di questi sogni confusi
dove non vivi più

Solo un mucchio di ricordi
solo un mucchio di ricordi

Bagliori della mente

Luoghi desolati, strade senza passi
giochi di bambini senza volti ne sorrisi.
Vuoti da riempire dentro stanze mai vissute
fatte di sapori che si perdono nel tempo.

Sarà per questa corsa, la frenesia di vita,
sarà perché domani arriva sempre troppo presto.
Ma quando tutto tace, quando tutto resta muto,
ritorna prepotente quella strana sensazione.

Bagliori della mente come vuoti da riempire
che fanno male agli occhi che non sono abituati.
Che strana sensazione cominciare a ragionare,
che strana sensazione la paura di capire.

Vittoria

La tenacia, la forza e la determinazione
sono le qualità che ti hanno fatto andare avanti
nonostante da subito ti è andato tutto contro.

Ma niente di tutto questo ti ha fermato.
Non ti sei mai arresa e nella storia della tua vita
sei stata la protagonista.

Hai portato sulle tue spalle il dolore,
l’abbandono e la solitudine e nonostante questo,
con tutti i tuoi limiti,
hai dato un senso anche alla vita degli altri.

Tutto questo ha un nome
e il suo significato ti rappresenta: Vittoria!

 

Indifferenza

Ho accarezzato un idea
come si accarezza una stoffa
ho lasciato che piangesse
non erano le mie lacrime

Ho attraversato una città
senza vederne la bellezza
ho scosso la testa piano
nessun motivo per cui tornare

E tutto si consuma lentamente
sotto i nostri occhi distratti
tutto si riveste di brillanti
di colori e luci scintillanti

Possiamo sentirne il rumore
assaporarne il sapore che rimane
amaro un tempo e oggi insipido
pieno di fastidiose sensazioni

Indifferenti si sorvola
sia la notte che il giorno
lasciando dietro di noi
ciò che non vogliamo sapere

Meritiamo di più!

Mi guardo intorno e mi accorgo in quale società volutamente distratta vivo.

Mi guardo intorno e mi chiedo cosa siamo, cosa vogliamo diventare.

Mi chiedo se ci meritiamo davvero di vivere in questo pianeta o se non meritiamo invece di vivere in un pianeta vuoto.

Forse ci meritiamo un pianeta dove non c’è erba, fiori, frutti né animali. Un grande deserto di roccia senza acqua né pioggia.

Forse ci meritiamo un pianeta senza risorse dove non c’è oro né argento, dove non c’è petrolio né soldi.

Forse ci meritiamo un pianeta dove siamo costretti a vivere tutti distanti e non avere rapporti con nessuno. Un pianeta senza montagne né fiumi, senza laghi né mari.

Un pianeta dove non ci sono colori, dove non ci sono sapori. Dove non c’è mai il sole ma solo la notte. Forse ci meritiamo un pianeta arido e spoglio come stanno diventando le nostre coscienze.

Poi penso che in effetti, ancora un po’ di tempo e questo nostro caro pianeta potrebbe diventare proprio così.

Con le tue forze!

Se cadrai io non ti rialzerò,
ma sarò comunque lì accanto a te,
per dirti tutti i motivi per cui ti devi rialzare
e tutte le ragioni per non arrenderti.

Le griderò con rabbia se necessario,
sbatterò i pugni sul tappeto se servirà!

Ma non aspettarti che ti prenderò su,
perché se domani cadrai di nuovo al tappeto,
ed io non sarò li con te,
forse ti ricorderai tutte le parole che ti ho detto
e ti rialzerai ancora una volta con le tue forze.


Never give up!

Dolcemente

Camminando tra le spine
con le mani nelle tasche
respiravo la mia vita
avanzando nella nebbia

Scivolando nei miei sensi
hai riempito la mia vita
come un delicato canto
che cattura la mia mente

Dolcemente mi accarezza
un leggero e caldo soffio
che pervade i sentimenti
caldo e dolce come il vento

Sei nei giorni mai uguali
che con te non c’è la noia
che sei sempre una sorpresa
perché tutto si colora

Sei nel tempo che ora passa
che con te è cosi veloce
che l’eternità non basta
perché sembrerà un istante

Brilleranno ancor più forte
quelle stelle nella notte
per dar luce ai nostri sogni
e colore al nostro amore

Dentro gli occhi

Giocavamo in mezzo al verde
con la palla oppure niente
correvamo in mezzo al grano
in mezzo al blu

Dentro gli occhi l’avventura
senza tempo ne paura
tra le mani la natura
e niente più

Poi qualcosa ci ha cambiato
qualche cosa si è perduto
non ricordo se ero solo
o c’eri tu

Mentre guardo le mie mani
che si muovono più lente
ma ci penserò domani
sono scherzi della mente

E con gli occhi vedo cose
che mi lasciano perplesso
sono spine con le rose
me ne accorgo solo adesso

Giocavamo in mezzo al verde
ma non è rimasto niente
correvamo in questo cielo
in mezzo al blu

Mi ricordo un’avventura
mi ricordo la paura
mi ricordo che piangevo
e niente più

Poi qualcosa ci ha cambiato
qualche cosa si è perduto
ma ricordo che ero solo
e c’eri tu

Mentre guardo le mie mani
che si muovono più lente
ma ci penserò domani
sono scherzi della mente

E con gli occhi vedo cose
che mi lasciano perplesso
sono spine con le rose
me ne accorgo solo adesso

Momenti

Passa il tempo e se ne va
lascia sbiadito ogni ricordo
come un sogno senza colori
una candela che si consuma

In questa pagina dell’infinito
dove viviamo e dove pensiamo
lo vedi scorrere sulla tua pelle
ti lascia il segno e se ne va

Ci fa sentire il suo passo lieve
l’inesorabile cadenzato ritmo
riempire un vuoto e crearne un altro
creare un vuoto e riempirlo ancora

E noi sospesi spettatori inermi
che ci chiediamo che cosa sia
ci aggrappiamo a dei momenti
che il tempo un giorno porterà via

Dipende da te

Dipende tutto da te.
Non possiamo pensare di poter cambiare gli altri,
ma a volte dobbiamo accettarli per quello che sono
e imparare a convivere con i loro difetti.
Non possiamo e non dobbiamo imporre niente a nessuno.
La soluzione siamo noi stessi,
tutto dipende dalla nostra volontà.

Ti riporterà da me

Compiti di scuola non ci sono più
la maturità
ha segnato il tempo di decidere
chi saremo noi
e questa cosa ti ha portato via da me

Ma nella mente tua
e in ogni angolo dell’anima
la risposta a tutti i tuoi perché
ti riporterà
da me

Ma nei pensieri miei
e quando guardo nell’immensità
dentro questo grande cielo blu
io ti sentirò
con me

Sei partita una mattina via da qui
verso chi sa che
dentro le valige tutti i sogni tuoi
tutti i sogni che
che non avresti mai scoperto senza me

Solo nella notte il mio pensiero va
una notte che non passa mai
e che tiene prigionieri i sogni miei
prigionieri noi

Ma nella mente tua
e in ogni angolo dell’anima
la risposta a tutti i tuoi perché
ti riporterà
da me

Ma nei pensieri miei
e quando guardo nell’immensità
tutto quello che eravamo noi
ti riporterà
da me

Senza un finale (Bibbiano)

Se vorrai
potrai pensarmi
come un abbraccio
dentro un abbraccio

Se vorrai
potrai sentirmi
come un sorriso
dentro un sorriso

Non scordare
il tuo passato
quando era dolce
anche il dolore

Quando intorno
c’è la notte
che viene soltanto
per farci del male

Cade il silenzio
cala il sipario
si spegne la luce
ma senza un finale

Cade il silenzio
poi cala il sipario
ma senza il finale
ma senza un finale

Io sarò
la voce del vento
del vento che soffia
e ti viene a trovare

Sarò io
che grido più forte
per farmi sentire
per farti sapere

Che sto qui
sto qui ad aspettare
che faccia ritorno
la luce del sole

Che starò
starò ad aspettare
che venga al più presto
un giorno migliore

Cade il silenzio
cala il sipario
si spegne la luce
ma senza un finale

Cade il silenzio
poi cala il sipario
ma senza il finale
ma senza un finale

Ora il tempo
ci trova distanti
ci trova cambiati
ci lascia segnati

Passerà
almeno per dare
un’altra speranza
un senso al dolore

Come puoi
strappare la vita
di un’anima pura
e avere anche un cuore

come puoi
guardarti allo specchio
guardarti negli occhi
e dire: Va bene!

Come si può
riuscire a dormire
di notte nel buio
senza svanire…
…tu possa svanire!

Sulla vicenda di Bibbiano.
Dedicata a chi si è visto strappare via la vita senza motivo e senza poter fare niente.

Ancora un giorno con te

Resto per ore a pensare
a ripassare i tuoi movimenti
Voglio rifare l’amore
accarezzare i tuoi lineamenti

Sono già morto e risorto
non lo farò un’altra volta, vedi
Ora ti dico un segreto
anche se so che poi non ci credi

Tremi per cosa diranno
forse fuggire è più semplice
Perché lo sai non vorranno
e non servirà neanche piangere

Vieni con me, ce ne andiamo
cosa ci importa del mondo
Guarda su quel calendario
restano solo gli spiccioli

Nella testa

Sguardo perso dentro il caffè
forse ce ne vogliono tre
Guardo il vuoto, cerco un’idea
pago il conto e poi vado via

Per le strade della città
cartelloni e pubblicità
Con le frasi giuste per me
ma non mi ricordo perché

Nella testa
C’è una festa
Nelle mani
aquiloni

Dritti verso
l’universo
Ci baciamo
poi torniamo

Ho comprato un po’ d’allegria
per scacciare la nostalgia
Ma perché non li fanno più
quei programmi belli in TV

Se vuoi fare un viaggio con me
non portare niente con te
Con il pieno di fantasia
nello zaino un po d’allegria

Nella testa
C’è una festa
Nelle mani
aquiloni

Dritti verso
l’universo
Ci baciamo
poi torniamo

Un emozione

Il gatto che salta sul letto
il cane che abbaia
il sole sbadiglia
la strada si sveglia
mi perdo nel bagno
ci vuole un caffe

Le ore che passano lente
lo sguardo un po’assente
sui muri imbrattati
da gli innamorati
ho letto una frase
che parla di te

Entri nei pensieri miei
e li fai volare via
vengo a prenderti alle sei
sento già l’energia

La vita è un emozione
che non si può fermare
tu lasciati andare
e scoprirai

Che non avrà mai fine
e ti farà sognare
tu non la fermare
potrai scoprire
com’è bello volare

Il dramma dell’ora di punta
la gente che strilla
la luna che brilla
mi spunta un sorriso
tu sei il paradiso
ho voglia di te

La solita doccia bollente
mi vesto elegante
esplode l’armadio
ascolto la radio
c’è quella canzone
che parla di te

Hai riempito i giorni miei
con un soffio di follia
il futuro siamo noi
sento già l’energia

La vita è un emozione
che non si può fermare
tu lasciati andare
e scoprirai

Che non avrà mai fine
e ti farà sognare
tu non la fermare
potrai volare

La noia

Non è nei giorni che non passano
ma nel grigio che li veste.
La noia è un giro di lancette
e un soffio dato ai miei pensieri.
A volte vera a volte finta
a volte piena d’allegria,
a volte è l’unica emozione
che riesce a farmi compagnia.

Pensiero scritto nel 1999

Nessuno mai

Anche nonostante il fatto
Che facciamo i conti
Con la crudeltà
Siamo gli eroi che credono che un giorno non ci sarà più

Vuoti senza più colore
Gli occhi della gente
Senza umanità
Li troverai nel freddo di un saluto dato a chi sa chi

E non rimane che difendersi
da chi diceva di proteggerci

Mai
Nessuno mai ce lo dirà
Che tutto questo non ha senso e non cambierà mai

Mai
Nessuno mai ce lo dirà
Che siamo noi a cambiare prima o poi

Quante squallide figure
Dietro la facciata
Si nascondono
Eppure sai che anche nei sorrisi troverai il dolore

Una luce non si accende
se non c’è nessuno
nell’oscurità
E quante luci e quanti riflettori tutti su di noi

E non rimane che difendersi
da chi diceva di proteggerci

Mai
Nessuno mai ce lo dirà
Che tutto questo non ha senso e non cambierà mai

Mai
Nessuno mai ce lo dirà
Che siamo noi a cambiare prima o poi

Questa sera

Guardi dentro i miei occhi lucidi
e non ti accorgi che
sulla pista ormai
siamo rimasti solo noi
a ballare un pezzo che racconta di noi due

Guarda come siamo grandi questa sera
grandi come non lo siamo stati mai
Guarda come andiamo in alto questa sera
alti come non abbiamo fatto mai

E tutto quello che ci ha portato quì
le nostre lacrime
sono servite sai
a diventare quel che sei
sono il tuo passato la tua vera identità

Guarda come siamo belli questa sera
belli come non lo siamo stati mai
Guarda come ci colora questa sera
come un magico disegno siamo noi

E tutto quello che ci ha portato quì
le nostre lacrime
sono servite sai

Guarda come siamo belli questa sera
belli come non lo siamo stati mai
Guarda come ci colora questa sera
come un magico disegno siamo noi

Sei tu

Sei tu che mi hai aperto gli occhi
e tu che non mi lasci mai
Sei tu che mi conosci a fondo
e tu che non ti stanchi mai

Sei tu il dono della vita
e tu che resti come sei
Sei tu ragione mia di vita
e tu sei tutto ciò che ho

Non vedi che la vita è nostra?
Che tutto è sempre stato nostro
Non vedi che saremo eterni?
Che niente scioglierà i legami

Sei tu
semplicemente tu

Non aver paura

Non aver paura amore mio
La paura è una trappola
che ci fa sentire stranamente protetti

Ma noi voliamo in alto
Così in alto che non ci raggiungerà
Ricorda

Con le nostre mani costruiremo una nuova vita
Con i nostri piedi l’attraverseremo
E con i nostri cuori la vivremo fino in fondo

Non aver paura amore mio
giocheremo sulle onde di tempesta
E non perderemo l’equilibrio

perché siamo vivi
E siamo padroni del nostro futuro
Ricorda

Con le nostre mani costruiremo una nuova vita
Con i nostri piedi l’attraverseremo
E con i nostri cuori la vivremo fino in fondo

E resto quì

In quest’angolo di mondo
dove tutto si consuma
il pensiero non si ferma
e vola via

In questo fragile universo
siamo tutti troppo stretti
rincorriamo l’allegria
che vola via

Cosa sono non lo so
forse un angelo smarrito
sceso in terra per salvarti
e che si è perso nei tuoi occhi
nel tuo cielo
tra le tue mani
sulle tue labbra

E resto quì

In quest’angolo di mondo
dove tutto è capovolto
il pensiero non si ferma
e vola via

In questo fragile universo
siamo tutti un po’ speciali
con un sogno da scartare
che vola via

Cosa sono non lo so
forse un angelo smarrito
sceso in terra per salvarti
e che si è perso nei tuoi occhi
nel tuo cielo
tra le tue mani
sulle tue labbra

E resto quì

Come nei pensieri

Chiudi gli occhi
quando la clessidra partirà
sarà un sogno senza colori
ma questo non ti stupirà

a volte lo sai
si a volte lo sai
che vorresti fosse
come nei pensieri tuoi

Ascolta bene
potrai sentire ogni granello
che nel riempire un vuoto
ne sta creando un altro

a volte lo sai
si a volte lo sai
che vorresti fosse
come nei pensieri tuoi

Sensazioni

Da una finestra che sembra sospesa
sopra i riflessi del mare
vedo i cipressi e la strada in discesa
perdersi dopo il crinale

L’odore dell’erba si perde nel vento
come le nostre parole
mentre le foglie vestite d’autunno
scendono come la neve

Cosa resta dentro l’anima
dentro gli occhi tuoi
quel sapore quella libertà
che non ci stanca mai

Tutto ciò che sazia l’anima
non finisce mai
quella sensazione unica
che resterà con noi

Tutte le lacrime che sono scese
lasciale andare perché
non sono loro a farci del male
ma è la verità

Un’altra spunta su quel calendario
contando i giorni e le ore
quanti sospiri ci restano ancora
prima di fare l’amore

Cosa resta dentro l’anima
dentro gli occhi tuoi
quel sapore quella libertà
che non ci stanca mai

Che cos’è che sazia l’anima
non finisce mai
quella sensazione unica
che resterà con noi

Chi siamo?

Ho cercato la tristezza
volevo stringerle la mano
malgrado fosse indesiderata
mi ha aiutato a crescere

Ho cercato di sorridere
e l’ho fatto spesso
anche quando questo
era fuori luogo

Ho cercato invano
giorni spensierati
forse li ho cercati
dove non ci sono

Ho trovato solo
quel sapore amaro
fatto del rumore
di parole vuote

Me lo tengo caro
perché più di tutti
mi ha saputo dare
ciò che io cercavo

Me li tengo stretti
come dei ricordi
l’ombra di una vita
la mia identità

Domani

Dove volano i gabbiani
Forse verso un’altra vita
Mentre noi restiamo ad osservare il mare
Che non si arrende mai
Con le sue onde e le maree

Stringi forte le mie mani
Che la vita non perdona
Non lasciamo che ci faccia più del male
Restiamo ancora un po’
A immaginare che sarà

Domani
Domani
Ci sarà
Domani ci sarà
Un posto per noi
Tornerà
L’amore tornerà
L’amore tornerà
E sarà bello come non è stato mai

Dove volano i gabbiani
Forse verso un’altra estate
Mentre noi restiamo ad osservare il sole
Che non si scorda mai
Di riscaldarci ancora un po’

Domani
Domani
Ci sarà
Domani ci sarà
Un posto per noi
Tornerà
L’amore tornerà
L’amore tornerà
E sarà bello come non è stato mai

Ancora un po’

Sento il sole che mi scalda un po’
ma lui non lo sa

Due farfalle bianche danzano
un po’ più in là

Guardo dentro l’acqua calma di un ruscello
che mi parla e se ne va

Vieni via con me
vieni via con me diceva

Solo con i miei pensieri passeggiando piano
piano me ne andrò

Verso un giorno che
mi regalerà
ancora un po’ d’amore

Tra le nuvole che passano ritorna il sole

Mentre il vento mi accarezza un po’ e poi va via

Guardo dentro l’acqua calma di un ruscello che mi chiede come va

Mi ritroverò
mi ritroverò stasera

Solo con i miei pensieri passeggiando piano
piano me ne andrò

In un giorno che
mi regalerà
ancora un po’ d’amore

Un’armonica blu

Sopra la scrivania
una vecchia poesia
La finestra che da
dove il sole sbadiglia e va giù
Sopra un vecchio sofà
un’armonica blu

Tra le cose che ho
e che mi hai dato tu
c’è una penna su cui
ci scrivesti il nome di lei
quando ti regalò
quell’armonica blu

La suonavi per me
quando stavo un po’ giù
Mi metteva allegria
Le parole non c’erano ma
la suonava così
quell’armonica blu

Questa vecchia poesia
che non ci hai letto mai
ti parlava di lei
La scrivesti perché disse si
e da allora in poi
la suonavi per noi

Vita da social

Passano minuti che non contano
persi con lo sguardo nel telefono
a cercare treni che non passano
visualizzazioni che non bastano

Cerco un sentimento che non troverò
nell’applicazione che scaricherò
tutto ciò che sono te lo mostrerò
ho postato un nuovo stato d’animo

Che cos’era quel sogno
che avevamo noi
non dimenticare la realtà

Alzo gli occhi e mi perdo
chi eravamo noi
non dimenticare la realtà

Il mio vero nome non te lo dirò
dammi il tuo profilo che ti seguirò
se mi stai simpatico ti taggherò
ma se non mi piaci ti cancellerò

Allungare il braccio e poi sorridere
sguardo provocante e labbra tenere
un ritocco con il filtro Venere
la tua vita è un selfie da non perdere

Che cos’era quel mondo
che avevamo noi
non dimenticare la realtà

Alzo gli occhi e mi chiedo
chi eravamo noi
non dimenticare la realtà

Ti farò vedere cosa mangerò
e con quale vino l’accompagnerò
dentro quel locale che fa tanto snob
che da sul tramonto panoramico

Video dove tutto può succedere
gente che fa cose da non credere
io farò qualcosa d’impossibile
guarda come sono irraggiungibile

Che cos’era quel gioco
che avevamo noi
non dimenticare la realtà

Alzo gli occhi e mi scordo
chi eravamo noi
non dimenticare la realtà

L’amore

Sale
lentamente
come la luce di quest’alba
su di noi

Scende
come la pioggia che ci bagna
e che rigenera la vita
che mi dai

Ti sfiora
la pelle
e se ne va

Ritorna
ti avvolge
e resta li

Sento
l’infinito
quando mi perdo nei tuoi occhi
magici

Trovo
in ogni angolo del cuore
frasi che portano il tuo nome
unico

Ti sfiora
la pelle
e se ne va

Ritorna
ti avvolge
e resta li.

Ricomincio da quì

In mezzo al grano finiva la strada
e la mia casa più in la
il mio cavallo era la bicicletta
sentivo la libertà

Ora è l’asfalto sul vecchio sentiero
che mi riporta fin qui
c’era il silenzio a regnare sovrano
lo ricordavo così

Sotto il ciliegio non c’è l’altalena
la bicicletta dov’è
svettano gli alberi sulla collina
sono cresciuti con me

Nulla è rimasto com’era una volta
tranne i ricordi che ho
è stato il tempo a cambiare ogni cosa
mi sono perso lo so

Non dimenticare mai
il profumo di quegli anni li
e vedrai che non li perderai
i colori della fantasia

Scende la notte ma senza la luna
cala nell’oscurità
lucide stelle che brillano in cielo
simbolo di libertà

Tutto finisce così come inizia
nulla rimane com’è
cos’è successo ma dov’è finita
cos’è rimasto di me

La libertà non si è mai allontanata
ora capisco perché
non si è mai persa ma si era nascosta
è sempre stata con me

Per costruire dinuovo la vita
io ricomincio da qui
da questa casa da questa collina
da dove tutto partì

Non dimenticare mai
il profumo di quegli anni li
e vedrai che non li perderai
i colori della fantasia

Mai più paura

Si racconta che
le sue piccole mani
stringevano forte un sogno
mentre tutto intorno a lui
c’era il silenzio assordante
di mille parole vuote e inutili.

Si racconta che
i suoi occhi innocenti
avevano già visto abbastanza dolore
e non c’era nessuno
in grado di spiegargli
perché fosse tutto già così difficile.

Si racconta
ma non si può dire
che chi non prova sentimenti
non ha un cuore e non può capire
perché infondo è già morto
ma non lo sa.

Si racconta che
a volte anche i cattivi piangono
ma hanno paura che sia debolezza
e hanno continuamente bisogno
di dimostrarsi forti
per non restare sopraffatti.

Si racconta
ma non lo sapremo mai con certezza
che quel sogno
stretto da quelle piccole mani
è il posto dove finalmente
nessuno avrà mai più paura.

Fiore di ciliegio

È già di per sè difficile
sopravvivere al gelo del tempo
e alla forza del vento
per restare attaccati alla vita.
Poi d’improvviso cedere
e lasciarsi trasportare nell’aria,
nel viaggio senza ritorno
d’un eroe silenzioso e sconosciuto
che ha scelto d’essere ammirato
non più da occhi distratti
ma da piccole mani che lo accarezzino dolcemente.

La bellezza di ciò che abbiamo
si scopre quando ci prendiamo il tempo di fermarci ad osservarla nel dettaglio.

Rose delicate

C’era un giardino che non era il mio e
c’erano rose meravigliose che mi erano cresciute tutte intorno, tanto che non riuscivo più a vedere.
Ma potevo ancora sentire la vita, così ascoltavo e ascoltavo senza dire mai nulla per non far appassire le rose.
Non potevo restare per sempre ad ascoltare, così cominciai a parlare dicendo cose senza dirle e facendo cose senza farle.
Ma le spine crescevano ogni anno di più e cominciavano a stringere, tanto che il dolore divenne insopportabile.
Poi, un arido giorno d’estate, i miei pensieri divennero come lame affilate che uscivano dalla mia mente e distrussero tutto quanto.
Da quel giorno cominciai finalmente a vivere.

Volerai

Stringi con le mani fragili
l’anima
che guarirà

Dalle insicurezze e dai sogni infranti che
formano
questa realtà

Senza far rumore la paura se ne andrà
E tra le tue braccia quel dolore passerà

adesso che
volerai
senza cadere
ti darò
anche le stelle
vedrai

Costruiremo la felicità
certi che
mai finirà

Tutta la tristezza del passato svanirà
sentirai
la libertà

E volevo dirti che sei tu quel sogno che
Non avrei creduto mai di poter vivere

adesso che
volerai
senza cadere
ti darò
anche le stelle
vedrai

Se guardi me

Il respiro sospeso
sopra mille parole
E le mani tremanti
che non riesco a fermare

Mentre abbraccio il sole
Che riscalda come gli occhi tuoi
Se guardi me

È spuntato un sorriso
che mi ha preso per mano
Si diverte a portarmi in un posto lontano

Dove abbraccio il sole
Che riscalda come gli occhi tuoi
Se guardi me

Il tempo

Chi ha visto passare il tempo?
Le lancette di un orologio?
Il lento cammino degli astri?
Chi vede il passare del tempo?
Chi se non il battito del cuore con la vita che gli scorre dentro?
Puoi guardare le tue mani per scoprire che il tempo porta con se ogni cosa.
E la porta troppo lontano per ritrovarla o per ricordarla.
Chi può fermare il tempo?
Una fotografia che si ingiallisce e si consuma?
Un’immagine catturata da un dispositivo che resta intrappolata nella scintilla di un impulso elettrico?
E fino a quando potrai vederla?
Anch’essa si perderà nel tempo con il suo ricordo.
E il nostro amore?
Oh, questo si che resterà per sempre!
Resterà intrecciato nei tessuti infiniti del tempo.
Abbraccia il tempo stesso come l’edera fa con l’albero.
Perché?
Perché è d’amore che il tempo va imbastendo la sua trama.

La chiave

Sul comodino uno scrigno chiuso a chiave
un piccolo forziere che racchiude un tesoro
so bene il contenuto ma non so che cosa farci
lo davano in regalo senza chiave per aprire

Ha il potere di assorbire e catturare i tuoi pensieri
ne rimangono rinchiusi e certe volte fan rumore
se lo scuoti con le mani sembra vuoto e senza peso
tanto che non sai che farci sembra solo da buttare

Hai scoperto la mia anima guardandomi negli occhi
mi hai detto: “sono io, anche se non mi conosci”.
Hai trovato in me una chiave, mi guardavi e non parlavi
Ha aperto quello scrigno liberando il contenuto

C’eri tu ed il futuro che aspettavano pazienti
Tutti i sogni accantonati in attesa di volare
Ora insieme costruiremo tutto ciò che sognavamo
Sarà nostro tutto quello che potremo realizzare

Cambiare? No, grazie…

Quel rumore fastidioso sono io
che parlo a te
ma mi accorgo ad ogni modo che comunque
non servirà
oh no!
non servirà…

Muri di concetti vuoti sorgono
in mezzo a noi
che suscettibile difendi le tue idee
dalla realtà
oh no!
dalla realtà…

E volo verso il blu
malgrado non ci sei più
che sei rimasta per terra
a guardare la guerra
tra la gente “normale”
ma che mondo banale!

Difendi il tuo mondo che
hai costruito per te
e che nessuno lo tocchi
mentre hai chiuso anche gli occhi
per non farlo cadere
che fatica cambiare!

Ricordi

C’era sempre il sole caldo lassù
e cicale rumorose ad attenderci
la sua ombra ci aspettava e noi
giocavamo imitando i nostri eroi

Uno spazio immenso davanti a me
dove rincorrevo i sogni che non ho più
e capisco solo ora cos’è
quella voglia che cresceva nell’anima

E vorresti ancora vivere
ma forse non lo sai
in quell’emozione fragile
ma non sai più chi sei

Perché non andranno mai via da noi
quei ricordi che ogni tanto ritornano
quando meno te lo aspetti vedrai
che un sorriso dalle labbra ti strappano

E vorresti ancora credere
ma forse non lo sai
in quell’emozione fragile
se non sai più chi sei.

Salite

Ho dipinto migliaia di stelle
con parole che non so spiegare
si racchiudono dentro un sospiro
e si sciolgono come la neve

Son rimasto stupito a gustare
il sapore del tempo che va
cancellando dai giorni avvenire
tutto ciò che non conoscerò

Passerò silenzioso e distratto
tra gli sguardi che non hanno voce
sentirò tutto il peso dei gesti
che nessuno mi racconterà

Alla fine di questa salita
una nuova salita farò
ma di certo non sarò mai stanco
se con te ora l’affronterò…

…l’affronterò.

Girasoli

Camminando con la mente
in un campo di girasoli
sfioravo con le dita
mille petali leggeri

Con il sole dorato alle spalle
ed il giallo splendore negli occhi
respiravo nell’aria pulita
un sapore che resta nel cuore

Camminando tra quei girasoli
che sembrava guardassero me
alla fine trovai solo terra
mi voltai per capire il perché

Non è me che guardavano quieti
sorridendo col viso splendente
ma a quel sole che scalda la vita
e che illumina i nostri pensieri

Son rimasto incantato a guardare
per un attimo anch’io girasole
riscaldato da quel suo tepore
sensazione che non so spiegare

Hai seguito paziente i miei passi
arrivando davanti ai miei occhi
e da li hai guardato il riflesso
di quel sole che scalda la vita

Ma quel sole non resta mai fermo
e spostandosi dietro di me
lo vedrò se ti guardo negli occhi
e così sarò sempre con te.

Lacrime di gioia

Era nascosto li infondo
dietro a un bambino che non rideva piu
l’ho trovato una notte d’inverno
quando tutto sembrava finito

Aspettava da tempo chiuso nel suo dolore
tormentato e perso dentro se stesso
per trovare il significato
di tutto quell’infinito vagare

Era nascosto proprio li dietro
dietro quegli occhi che sognavano
l’hai trovato per caso
quando tutto sembrava finito

La felicità con le sue lunghe assense
percorre strade così ampie di dolore
e poi arriva all’improvviso
regalandoti lacrime di gioia

Catene

Ero io a perder tutto
in quel gioco sensa senso
ho strappato le tue ali
nascondendo la mia faccia

Costruivo la mia colpa
dietro quei sorrisi tristi
soffocavo la realtà
per morire al posto tuo

E poi trappole nel cuore
un pensiero fisso in mente
scivolava via la vita
senza rendermene conto

Finché tu non mi hai svegliato
da quell’incubo infinito
liberando la mia vita
riprendendo le tue ali

Le parole del cuore

E siamo quì
nudi come le stelle nel cielo limpido
che solo le nuvole possono coprire

e siamo belli
con i nostri sentimenti profondi
puri come l’acqua che esce da una fonte

possiamo sentire il tempo che scorre dentro di noi
e non riuscire a fermarlo
per capire di cosa sono fatti i momenti felici

e ti chiedo aiuto
aiutami
a leggere le parole che pronuncia il mio cuore tremante

quando chiudo gli occhi e ti cerco
mentre la luce di questo sole viene sopraffatta dalle tenebre
e la voce della notte ci troverà soli

E nonostante tutto ci saremo
veri come il cielo dell’estate
che solo la pioggia farà piangere

saremo forti come le marèe
che nessuno le può fermare
bagneremo di giorni felici la nostra vita

porteremo come trofeo i nostri ricordi
per capire come siamo diventati quello che siamo
e contemplare l’eco delle nostre lacrime

e ti chiedo aiuto
aiutami
a leggere le parole che pronuncia il mio cuore tremante

Credi

Credi nelle lacrime
capaci di cambiarti
che bagnano i pensieri
lasciando acceso il cuore

Credi agli occhi puri
di chi ti guarda dentro
e sente ciò che provi
perché ti vuole bene

Credi negli abbracci
più forti del dolore
che cambiano la vita
facendoti volare

Credi nei sorrisi
sinceri come il sole
che sbocciano spontanei
in chi ti sa capire

Libertà

Sboccia un fiore
delicato e fragile
da tempo soffocato
da troppo tempo oppresso

Lacrime che sono linfa
oggi amare
domani vita
colonne del tuo futuro

Un nuovo pensiero
un idea prende forma
una forza sconosciuta
scorre nelle vene

La strada per la libertà
è un nodo ben stretto
che sciogli con pazienza
tra sogni e speranze

Parole sospese

Hai assaggiato le parole
che si allontanano troppo in fretta
e che si perdono nella notte

difficili da spiegare
talmente pure
e talmente delicate

puoi vederle nascere
ma sussurrandole sfioriranno
saranno lacrime d’attesa

resteranno li con te
e ti parleranno di me
nei giorni più freddi

mentre tutto è sospeso
aspettando che torni il sorriso
a liberarle nel cielo

Il pensiero

S’innalza silenzioso tutt’intorno
cattura l’attenzione della mente
lo senti scivolare nelle strade
nel passeggiare lento della gente

Ti sveglia tra le ombre della notte
nascosto dai riflessi della luce
per sussurrare cose alla coscienza
che tormentata non potrà dormire

Distratto dal trascorrere del tempo
che ride dei progetti che facciamo
dà forma e dimensione al nostro mondo
svelando a tutti quanti cosa siamo

Ti mostra il suo incantevole disegno
di affascinanti storie da sognare
lo sfiori con le labbra e con la penna
strumenti che lo rendono immortale

Al di la del vetro

Cosa succede alle nostre speranze?
Sono legate da sottilissimi fili chiamati illusioni
Ciò che appare è un riflesso
Non la sostanza delle cose

Stendi la tua mano ora e cerca di toccarle
Sentirai il freddo della realtà
Che si stende infinita davanti a te
Dura e trasparente

Cosa succede alle nostre speranze?
Si formano proprio davanti ai nostri occhi
In una dimensione infinita
Che si perde nell’orizzonte del tempo

Appoggia la tua mano proprio li
Puoi sentire il freddo gelare ogni entusiasmo
Mentre osservi ogni “se potessi” cristallizzarsi
Cio che siamo non assomiglia mai a ciò che vorremmo essere

Sconfitti senza perdere

Un secolo è passato
E non è bastato a colmare il desiderio
Di una vita serena e pacifica

Lentamente si adagia su lenzuola bianche
Dalle quali non ci si alza più
Mentre i sogni si confondono con la realtà

Volti preoccupati si alternano
Sulle finestre dell’anima
Mentre qualcosa sta gridando dentro di te

Non è mai il momento giusto per dirsi addio
Nemmeno quando sembra che il tempo abbia vinto
Ma le tue mani ancora afferrano la vita con determinazione

In questa guerra già persa in partenza
Tu hai vinto tutte le battaglie
E porti in trionfo la vita che è ancora in te
Finché non sarai stanca di vincere

Dedicato a Olga

Il senso della vita

Disegneremo emozioni
per farle vivere nel cuore di qualcuno

Proprio quando non c’è niente
stringiamo tra i denti il nostro futuro

Nascondiamo segretamente certi dolori
che si muovono dentro di noi senza meta

Vengono spesso a ricordarci chi siamo
sciogliendo i nodi che il tempo crea

E le lacrime che spesso ci custodiscono
sanno bene cosa diventeranno le nostre paure

Sanno bene che domani saremo più forti
mentre il tempo ci guarderà con ammirazione

Le mani tremanti finalmente si apriranno
lasceranno volare via tutti i sogni

E sarà li che coglieremo il senso
sarà li che capiremo il senso della vita

La musica

La musica è dentro di noi
E in tutto ciò che ci circonda

In sette note se lo vuoi
Ma mille volte più profonda

È la natura col suo canto
La terra, il mare, il cielo e il vento

Di questa musica io vivo
Dal primo giorno che respiro

Adesso che…

Le luci della città
hanno oscurato le stelle
che silenziose percorrono il loro cammino

Questa notte vorrei
che ritornasse il sorriso
sotto quegli occhi che brillano come la neve

Per andare dove il respiro si confonde
dove si formano le onde
che si nascondono quiete dentro di noi

Perché fa male questa prigione
senza sbarre, senza pareti e senza catene
fatta di sogni svaniti e di poesie

E io non so più
cos’è la realtà
adesso che…

Ma sto sognando con te
in questa notte stellata
dove possiamo sfiorare le nostre paure

Chiudiamo gli occhi per non soffrire
e soffochiamo le parole
perché domani forse
non ci sarai

Catturerò le sensazioni
per trasformarle in emozioni
perché domani forse
non ci sarò

E io non so più
cos’è la realtà
adesso che…

(Dedicata a BB)

Ciò che viene

So cosa si nasconde dietro quel sorriso

Sorriso che mi sfiora come una carezza

Leggero come la neve

Che vola senza ali

Nessuna mano lo potrà mai afferrare

Ora che tutto ha colori così diversi

E ogni cosa ha un sapore nuovo

Ho atteso con pazienza il tuo arrivo

Come è possibile catturare una così grande emozione?

Perché renderla eterna?

Sarebbe come una pianta a cui vengono tagliate le radici

Non se ne coglierebbe più la reale bellezza

Dimmi cosa c’è

Seguendo il link riportato sopra potrete vedere il video su cui ho realizzato questo testo

In un libro che
Non ha pagine
Ma coriandoli
Da buttare via

Ho trovato te
In un angolo
Come un pugile
Che non lotta più

Dimmi che cos’è
Dentro gli occhi tuoi
Dentro l’anima
Che si illumina

Dimmi che cos’è

Ti porterò via
Da questa città
Che non vive più
Che non ride più

Ce ne andremo via
Senza perderci
Così fragili
Così liberi

Dimmi cosa c’è
Tra le braccia tue
Che mi stringono
E non mollano

Dimmi cosa c’è
Dedicata a chi mi vuole bene

Sogni

Potete vedere il video seguendo il link riportato di seguito:

Testo scritto su “Kiss The Rain” di Yiruma

Ci sono sogni che
restano immobili
sono metafore
della libertà
Inarrivabili
intoccabili
sono stelle
che brillano

E se ne va
dentro di noi
quel maledetto vuoto che ci rende fragili
ci lascerà
non tornerà
volerà con le nostre ali

Ci sono sogni che
non si ricordano
pensieri labili
non tornano più
Ridotti in cenere
si confondono
nella notte
e nel buio

Ci sono sogni che
non ci appartengono
troppo diversi da
la vita che fai
Non puoi rincorrerli
non illuderti
sono fumo negli occhi tuoi

E se ne andrà
dentro di noi
quel maledetto vuoto che ci rende fragili
ci lascerà
non tornerà
volerà con le nostre ali

Ci sono sogni in cui
dobbiamo credere
possiamo vivere
portare con noi
Sono quei sogni in cui
noi diventiamo eroi
per lottare e per morir

Dammi la mano che
non voglio perderti
non voglio smettere
di credere in noi
in questo sogno che
diverrà realtà
sulla pelle e dentro te
sulla pelle e dentro te

Il perché

Su YouTube potete vedere il video completo:

(Da leggere sulle note di “Le Onde”
di Ludovico Einaudi, dalla quale ho tratto ispirazione.
Un grazie particolare a Lilasmile che me l’ha fatta conoscere.)

Echi lontani si infrangono in noi
su queste strade bagnate di blu
Voci e suoni che portano via
verso silenzi che conosci già

Lampi di luce su ampie distese
trasmettono fragilità
Tra le macerie dei nostri ricordi
c’è sempre una lacrima in più

Alzo lo sguardo cercando più in la
nell’orizzonte di questa realtà
il cambiamento che ci porterà
in cerca dei nostri perché
in cerca di qualche perché

Passano gli anni che volano via
quante emozioni lasciate a metà
Dolci frammenti dell’anima mia
dentro silenzi che conosco già

Rapide sfuggono dalle mie dita
le corde della libertà
non mi sollevano dalle voragini
che ci trascinano giù

Non è il tramonto del giorno che va
la luce bassa davanti a te
ma l’alba di un giorno nuovo per noi
c’è sempre un perché
ritrova il perché
per vivere un giorno di più

Il destino non esiste

Correndo più forte della fortuna
ci ritroviamo a correggere il fato
Come nei sogni lasciati a metà
resta soltanto un ricordo sbiadito

Restano solo emozioni confuse
come conferme di vita vissuta
Dolci ricordi di attimi eterni
ci impediranno di essere tristi

Se ora vuoi sciogliere questi legami
smetti di stringere i nodi del cuore
Lascia che io ora resti in silenzio
per non dire cose che legano stretto

Se ti mancherò non sarò poi lontano
sarò le emozioni che non ti aspettavi
Abiterò dentro ogni sorriso
mi incontrerai nei pensieri distratti

Abbiamo perso nel nostro cammino
ciò che ci ha reso quelli che siamo
Abbiamo imparato a vivere e amare
ci pensa il vuoto a riempire ogni spazio

Traccio una linea partendo dal segno
che mi hai lasciato nel fondo del cuore
Sarà la rotta per nuovi orizzonti
l’ombra di un oasi o un miraggio lontano

Cosa ci resta di un calice d’acqua?
Solo un bicchiere di vuoto dolore
Se tu non vuoi che io beva di nuovo
non lo riempire con il tuo sapore

Detrimenti

Avevo cose da dire
cose troppo giovani e mute

Le portavo nella mia testa
come un trofeo da esibire

Chiesi loro di non tradirmi
ma erano troppo ingenue

E le strade si aprivano
come meravigliose vallate
che appaiono dopo la collina
perdendosi nel buio della notte

Ho giurato di non sfiorare
ciò che di tuo è più caro
ma forse è proprio questo
che non ti va di fare

Una porta chiusa
che vorresti tenere aperta
E una porta aperta da chiudere
da chiudere in fretta

L’amore trionfa sempre

A volte costruiamo cattedrali in cui ci asserragliamo convinti che l’amore debba partire da li.
Eppure c’è amore in ognuno di noi e in ogni cosa che esiste.
Chi ci ha messo dentro questo sentimento vuole che lo manifestiamo senza se e senza ma.
Chi può impedirci di manifestarlo?
Un istituzione?
Una cultura diversa?
Una lingua sconosciuta?
Un muro?
Un mare?
No, niente di tutto questo, soltanto noi stessi.

Senza rimedio

Le parole sono come lacci
che legano l’anima
e i tuoi occhi così intensi
stringono come nodi
senza ritorno
senza rimedio

Le parole sono come scivoli
che attirano l’anima
e il tuo sguardo così profondo
mi porta verso di te
senza ritorno
senza rimedio

Le parole sono come una melodia
che cattura la mente
e la tua voce è così piacevole
avvolge i miei sensi
senza ritorno
senza rimedio

Persi

Che cosa ti ho lasciato
Nel cuore o nella mente
Che cosa mi hai lasciato
Io non ricordo niente

Se tutta la mia vita
È in un monolocale
Perché lo sai che indietro
Non si può più tornare

Si smontano i castelli
La fantasia cos’è
Siamo rimasti vuoti
Sospesi dai perché

Ti ho persa nei ricordi
E nella nostalgia
Mi perdi mentre il tempo
Ci sta portando via

Rimane quell’abbraccio
Le lunghe passeggiate
E un maledetto sbaglio
Scolpito nella mente

Ha spento la scintilla
Che resisteva tenue
Residuo di una voglia
La voglia di lottare

La voglia di chiamarti
Parlare un po con te
Spiegarti le ragioni
E tutti i miei perché

Ti ho persa nei ricordi
E nella nostalgia
Mi perdi mentre il tempo
Ci sta portando via

Omayra Sánchez

Omaira Sánchez, vittima dell’eruzione del vulcano Nevada Del Ruiz il 13/11/1985

Il silenzio ha spezzato il rumore
Che si è sparso su quella pianura
Preceduto dal grande fragore
Sopra i corpi di quella sciagura

I tuoi occhi profondi e smarriti
Aggrappati a qualsiasi passante
Dentro un pozzo di fango e detriti
Ti spegnevi così lentamente

Il pensiero rivolto ai tuoi cari
Che cercavi tra quelle persone
Impegnate a tirarti di fuori
Per salvarti da quella prigione

Hai lottato per sessanta ore
Mentre piano perdevi la vita
Tremolante di freddo e dolore
Si arrendevano quelle tue dita

Il ricordo dei grandi occhi neri
Che ci guardano dritti nel cuore
Son rimasti nei nostri pensieri
Una sorte spietata e brutale

Una fine che lascia perplessi
Per gli sforzi dell’uomo sul male
Sei l’emblema di mille insuccessi
Di una lotta infinita e crudele

I miei primi 40 anni

I miei primi 40 anni sono stati…
Sono stati…
Sono passati.
Da prima lentamente, poi con un ritmo in crescendo fino a volare.
Sono stati emozionanti.
Posso dire che è valsa la pena viverli.
Fin quì sono stato protagonista della mia vita?
A tratti si. Ed è stato il periodo di cui mi ricordo con più piacere naturalmente. Poi a singhiozzi.
Per lunghi periodi no.
Ma è comunque servito a rendermi consapevole di ciò che voglio veramente dalla vita. Per questo non li rimpiango completamente, non è stato tempo sprecato.
Ho conosciuto tante persone che mi hanno arricchito e ho capito molte lezioni di vita.
È curioso che finisco i miei primi 40 anni da protagonista.
Guardo al futuro con ottimismo e con la solita voglia di avvenuta che non mi ha mai abbandonato nonostante sia stata soffocata per tanti anni.
Posso affermare che “lunica certezza nella vita è stato il cambiamento”.
Mi rendo conto che non sono più un ragazzo, la curva parabolica della vita comincia a prendere una piega diversa. Ma si tratta di ciò che è fisico, lo spirio è sempre in movimento per inventare, scoprire, conoscere tutto ciò che si può conoscere per nutrire il desiderio interiore che non si sazia mai.
Così ora prendo le mie quattro valige piene di speranze e di sogni e vado verso il mio futuro.
Non pretendo che sarà un successo, ma sicuramente sarà una gran bella avventura.

Un bicchiere d’acqua

C’è una cosa che mi diverte tanto. Ogni volta che entro in un bar in cui non mi conoscono e ordino un caffè, chiedo anche un bicchiere d’acqua.
E fin qui nulla di strano.
Il bello viene quando mi chiedono se voglio l’acqua liscia o gassata.
Io, con aria disinvolta e impassibile, rispondo dicendo:
“Leggermente liscia”.
E li nasce lincertezza di chi sta dietro al balcone!
Allunga la mano su una bottiglia, poi ci pensa, poi afferra l’altra, poi mi guarda (io impassibile osservo) poi magari guarda i colleghi…
Io dentro di me rido tantissimo. Poi mi scappa per forza un sorriso e li realizzano che si tratta di uno scherzo.
Che spasso ogni volta!
Sono bastardo dentro, lo so, ma poi ci si fa tutti una bella risata e si fa subito amicizia…
Provate, ditemi se non è divertente…
Sono curioso di sapere se anche dentro di voi c’è quel lato bastardo che si diverte a mettere simpaticamente gli altri in difficoltà…
A presto…

Vuoto a perdere

Ho guardato in fondo al cuore, per vedere se c’era ancora passione.
Ho trovato molti ricordi che la soffocavano.
Ho sciolto ciò che era legato forte e ho provato dolore.
Ho pulito la mia coscienza pitturandola di bianco.
L’ho trovata infine finta e pronta a farmi ancora sentire sbagliato.
Ho preso i giorni tristi e li ho calpestati distrattamente.
Le parole rimbalzavano nella mente, sempre quelle, sempre le stesse.
Ne ho cercate altre come quando si pesca con una rete.
E ho sentito ancora dolore.
Mi sono guardato attorno,
mi osservavano tutti come se stessi per dire qualcosa di importante.
Lo facevo per non deluderli, ma ingannavo me stesso.
E ora che ho imparato cos’è il silenzio, ora so cos’è il freddo. Ora che ho imparato cosa c’è nei gesti e negli sguardi, ora sono pronto ad ascoltare.
E tu, che non hai capito ancora il perché, tu hai tutto il tempo per capire cos’è quel gran vuoto che ora sentirai.

Tu non ti fermerai!

Osservi il mondo senza fretta di capire.
Sorseggi il tuo caffè.
Ogni giorno una sfida diversa,
non ti puoi arrendere.

Non tutti comprenderanno il tuo cammino.
Ma va bene così!
Sei qui per vivere la vita, non per dare spiegazioni

Loro non sono come te
Che lotti a denti stretti tutti i giorni
Che affronti i tuoi problemi e non ti fermi
Ti difendi da gli attacchi
E lacrimano gli occhi
Ma tutto questo non ti fermerà
Tu non ti fermerai!

Passeggi col giornale sotto braccio.
L’aria da intellettuale.
Non ti curi degli sguardi della gente che sparano sentenze

Non tutti comprenderanno il tuo cammino.
Ma va bene così!
Sei qui per vivere la vita, non per dare spiegazioni

Loro non sono come te
Che lotti a denti stretti tutti i giorni
Che affronti i tuoi problemi e non ti fermi
Ti difendi da gli attacchi
E lacrimano gli occhi
Ma tutto questo non ti fermerà
Tu non ti fermerai!

Non ricordo

Eri sospesa tra mille parole
Ti divertivi sognando un po

Eri davvero così divertente
E mi facevi sorridere

Non mi ricordo che cosa è successo
Che ci siamo persi tra mille discorsi
Non mi ricordo che cosa ci ha vinto
E ci ha portato lontani così

Ciò che non dici può anche far male
Parole rinchiuse non escono

Forse anche io non avevo capito
Ciò che dicevano gli occhi tuoi

Non mi ricordo che cosa è successo
Che ci siamo persi tra mille discorsi
Non mi ricordo perché ti ho lasciato
E adesso ormai sei lontana da me

Il tempo ci lega e non torna più indietro
E non è più tempo di piangere

Come le foglie degli alberi secchi
Ci siamo lasciati cadere giù

Ma non ricordo che cosa è successo
Che ci siamo persi tra mille discorsi
Non mi ricordo perché mi hai lasciato
E adesso sono lontano da te

La nostra strada

Mi fermo ed alzo gli occhi ad ammirare
Il mondo che finisce all’orizzonte
In un autunno che non sa sbocciare
E ci dona ancora un po di sole

Mi volto e tutt’intorno c’è il futuro
Qualunque direzione sceglierò
Qualsiasi decisione io abbia preso
Sarà servita a rendermi chi sono

Sospiro per riprendere il coraggio
Continuo il mio cammino lentamente
Lungo questa strada senza fine
Dove non incontri mai nessuno

Lenta scorre l’acqua nel torrente
Scivola tra i pioppi accanto a me
Mi accompagna molto dolcemente
Scricchiola tra i sassi e se ne va

Là dov’è diretto il mio vagare
Là dov’è che vanno anche gli eroi
Quelli che non vedi mai lottare
Ma che hanno vinto anche per noi

Solitaria e lunga quella marcia
Destinata a perdersi nel tempo
Fatta di ricordi da scartare
Con la fretta di chi non ne ha

Una nuova avventura

C’è stato un periodo in cui, rientrando a casa, sentivo nel salotto odore di qualcosa in decomposizione.
Poi ho capito cos’era, era la TV.
La tolsi e già sembrava tutto più luminoso e spazioso.
Immediatamente mi resi conto che i pensieri non erano più dominati dalla sua influenza.
Nessuno mi diceva più cosa dovevo comprare, cosa dovevo dire e cosa mi doveva piacere.
Cominciai a sentire il bisogno di arricchirmi interiormente.
Fu lì che mi accorsi della presenza di degli oggetti impolverati che mi guardavano da tempo.
Dei rettangoli di carta molto più leggeri e molto silenziosi.
All’interno ho trovato mille universi da esplorare.
Li chiamano libri, ma io ora li ho chiamo “amici”.
E pensare che pagavo per tenere quel soprammobile a comandarmi la vita.
Quanto tempo sprecato…
Mi ci sono voluti 40 anni per capirlo.
Ora comincia una nuova avventura.

Niente

Ti sei vestito di bontà
Per colmare un vuoto enorme
Hai soppresso i sentimenti
Per cercare il tuo sollievo

Ti ho sentito più distante
Nel rumore dei tuoi passi
Andavi via senza voltarti
Ti chiamavo e non sentivi

Eri preso dai tuoi guai
Che testardo complicavi
Sempre immerso nei pensieri
Ti cercavo e ti negavi

Cosa è stato a trascinarti
A portarti via lontano
Non parlavi mai di niente
E nel niente mi hai lasciato

Coincidenze della vita
Di parenti un po ingombranti
Di consigli ne hanno tanti
Hai usato la mia vita

Voglio chiederti perché
Chi ti ha spinto a farmi male
Se lo hai fatto per paura
O perché non ci sai fare

Ti ho aspettato tanto tempo
Ero certo che capivi
Ora il tempo non ti aiuta
E quel bimbo non c’è più

Cosa è stato a trascinarti
A portarti via lontano
Non parlavi mai di niente
E nel niente mi hai lasciato

Nodi da sciogliere

Guardami ti prego
Persa nei pensieri tuoi
Voltati ti prego
Son qui davanti a te

Ascolta la mia voce
Perché la vita è breve
Parlami ti prego
E sciogli questi nodi

Amami ti prego
Dà un senso alla mia vita
Un senso al mio futuro
E non lasciarmi solo

Dimmi chi sarò
E che sarò per te
Lasciati abbracciare
E sciogli questi nodi

Conosco il tuo dolore
Che viene dal passato
Nel peso dei tuoi giorni
E del tuo sguardo assente

Soltanto tu puoi dare
Un senso al mio vagare
Prendimi per mano
E sciogli questi nodi

L’anima si è persa
Nei vuoti di un passato
Tenendoci distanti
Facendoci del male

Mai da solo

La finestra profonda e stretta
Una fessura rivolta a nord-est
Ogni mattina veniva a trovarmi
Da un angolino quel raggio di luce

Così cominciavano le mie giornate
In quella stanza quand’ero ragazzo
Da una carezza venivo svegliato
Dal primo raggio di sole che nasce

Anche la luna veniva a trovarmi
Con il sorriso di chi ti conosce
Attraversando lo spazio infinito
Mi sorrideva per tutta la notte

Adesso che sono finito in un buco
Senza finestre rivolte a nord-est
Li sento chiamare da dietro una porta
Gli amici veri non ti scordano mai

Poi un’altra casa in un’altra città
Nuove abitudini e un altra realtà
Mi trasferii lasciando gli amici
E me ne andai lontano da li

Solo quel raggio di sole tornava
Ogni mattina da un’altra finestra
Col suo calore mi accarezzava
E mi donava la felicità

Anche la luna passava a cercarmi
Illuminandomi col suo sorriso
Mi sorrideva e mi confortava
Come un amica non mi lasciò mai

Adesso che sono finito in un buco
Senza finestre rivolte a nord-est
Li sento chiamare da dietro una porta
Gli amici veri non ti lasciano mai

E ancora una volta dovetti partire
Lasciando tutto alle mie spalle
Verso un futuro da ricostruire
Un’altra casa in un altra città

Ma ora son io che li vado a trovare
Aspetto quel raggio di sole che nasce
E mi riscalda nell’anima assente
Come un amico che non mi abbandona

Mentre la luna mi da appuntamento
Ogni qualvolta ripassa da quì
Non la saluto sdraiato sul letto
Ma l’accompagno finché se ne va

Adesso che sono finito in un buco
Senza finestre rivolte a nord-est
Li sento chiamare da dietro una porta
Gli amici nel tempo non si stancano mai

Cos’è cambiato

La bicicletta nuova
Un’emozione strana
Non so se ho detto grazie
Oppure no

La terra nelle scarpe
Estate tutto l’anno
Il campo di pallone
Tante idee

Una pineta intera
Gli amici per giocare
Il compito di scuola
Che cos’è?

Vorrei riassaporare
La stessa leggerezza
Dei giorni da bambino
Ma non c’è

Quei posti sono ancora li
Ancora dentro gli occhi miei
Li tocco con le stesse mani
Anche se solo un po’ più grandi

Cos’è cambiato dentro me?
Cos’è cambiato in tutti noi?

Esploravamo il mondo
Imitando i nostri eroi
E si vinceva sempre
Oppure no

Le mille figurine
Le corse nel cortile
Giocando a nascondino
Anche in tre

I calzoncini corti
Ginocchia insanguinate
Non ci fermava niente
Ora che

Vorrei riassaporare
Un po di quella voglia
Non l’ho dimenticata
Ma dov’è?

Quei posti sono ancora li
Ancora dentro gli occhi miei
Li tocco con le stesse mani
Anche se solo un po’ più grandi

Cos’è cambiato dentro me?
Cos’è cambiato in tutti noi?

Una vita qualunque

In un angolo di noia ho trovato le risposte
che cercavo da una vita con la voglia di sognare

Ci spaventa il cambiamento quando non lo aspettavamo
rimaniamo sbalorditi dalla forza della vita

Anche oggi sono vivo
e lo vivo col sorriso
Anche oggi la mia vita
assomiglia a tante altre

Circondato da nemici mascherati da sorrisi
i pugnali nella schiena che mi sento un porta spilli

Allontano certe mosche che mi rendono nervoso
sono stanco di capire mentre gli altri non lo fanno

Anche oggi sono vivo
e lo vivo col sorriso
Anche oggi la mia vita
assomiglia a tante altre

Mi viene da vivere

Certe volte la vita è un vortice di eventi
Ti accende e non ti ferma nessuno
Sei felice e tutto sorride

Certe volte c’è una calma che fa male
È la solitudine che ti viene a trovare
E ti ricorda tutte le battaglie

Poi esci dalle quattro mura in cui sei protetto e prigioniero
Guardi il cielo limpido e pieno di stelle
Ed è così bello che ti strappa un sorriso
Ed è li che mi viene da vivere

Certe volte il mondo è fantastico
Ti fa stare bene e non ti manca niente
Sei in forma e stai sul pezzo come una star

Certe volte c’è un silenzio assordante
Ti scuote e ti fa male
Ti ricordi tutti i tuoi guai

Poi esci dalle quattro mura in cui sei protetto e prigioniero
Guardi il cielo limpido e pieno di stelle
Ed è così bello che ti strappa un sorriso
Ed è li che mi viene da vivere

Emozioni da vivere

La spremuta nel bicchiere di un bar
Col sapor di melagrana negli occhi e poi
Osservare la curiosa realtà
Delle strade ricoperte da ostacoli

I percorsi quotidiani che fai
Le abitudini che fanno compagnia
Si confondo nel tempo che va
E ci accoglie silenzioso e colpevole

E mentre ti perdi a riflettere
Tra gli alberi che ti circondano
Ritrovi le emozioni da vivere
Noi siamo emozioni da vivere

Tra le pagine ingiallite di una città
Tra le righe di un racconto fantastico
In quel mondo si racconta di noi
Di passioni vere da condividere

Circondati dai problemi e dai guai
Respirare può sembrare difficile
Colorando la tristezza si può
Riscoprire cosa ci fa sorridere

E mentre ti perdi a riflettere
Tra gli alberi che ti circondano
Ritrovi le emozioni da vivere
Noi siamo emozioni da vivere

Molto lontano

Voglio andare lontano
Dove il tempo si perde
Tra le nuvole e il vento
Troverò la mia essenza

Voglio andare nell’eco
In vallate sperdute
Per cullarmi nel suono
Di quest’anima errante

Lo farò dolcemente
Con le ali spiegate
Con la voce sognante
E la pace nel cuore

Voglio andare lontano
Trascinando i ricordi
Come fossero errori
Da non fare mai più

Salirò sulle vette
Di montagne maestose
Che si vedono alte
Tra le foglie sospese

Lo farò dolcemente
Con le ali spiegate
Con la voce sognante
E la pace nel cuore

Onda di marea

Oggi sento un vuoto
che non ho provato mai
Attraversa l’anima
come un onda di marea

Mi dicesti amami
e non capivo che
Gli occhi tuoi piangevano
solitudini tra noi

Come quando si giocava
e vincevi sempre tu
Si lo so sono una frana
preferivo perdere

Ed ora sento un vuoto
che non so descrivere
Attraversa l’anima
come un onda di marea

Ripercorro gli attimi
chiuso dentro una trincea
Vivo dentro un brivido
che non mi abbandona mai

Perché ho creato un vuoto
che non so descrivere
Attraversa l’anima
come un onda di marea

Amici persi

Goccia dopo goccia
la nostra vita scivola via
Lasciando immensi spazi vuoti
dietro di noi

Non sai che chi ti ama
sentirà la nostalgia
Di quando col tuo umore
addolcivi i giorni suoi

Col sorriso e sempre allegro
la tua gioia è ancora in noi
L’hai lasciata come dono
e non ti scorderemo mai

Ora sento la tua voce
rimbalzare nei ricordi
Tra le folli storie
che viviamo da ragazzi

Immagini mai perse
Le chiacchierate immense
Pieni di speranze e di eroi

Goccia dopo goccia
la nostra vita scivola via
Lasciando immensi spazi vuoti
dietro di noi

Il ricordo di quel giorno
ogni tanto fa un po’ male
Perché il segno che rimane
non si può più cancellare

Col sorriso e sempre allegro
la tua gioia è. ancora in noi
L’hai lasciata come dono
e non ti scorderemo mai

Ora sento la tua voce
rimbalzare nei ricordi
Tra le folli storie
che viviamo da ragazzi

Immagini mai perse
Le chiacchierate immense
Pieni di speranze e di eroi

Come una fortezza

Misteriosa torre
Antica dimora

Dómini incontrastata
Sotto nubi possenti

Fortezza sicura
Resisti nel tempo

Saldamente ancorata
Su rocce massicce

Che il mio cuore possa
In qualche misura

Tra le insidiose rocce della vita
Ergersi alto e forte

Ne nuvole ne vento
Potranno scioglierlo

Solo illuminato
Dal sole e dalla luna

Mia vita
e mia essenza

L’amico immaginario

Cosa sai di me
Cosa so di te
Il tempo ha tessuto una trama
Fatta di giorni passati insieme

Tra

Le lunghe chiacchierate
Le nostre passeggiate
I timori e le speranze
E le battaglie vinte

Ma

Sono parole al vento
Solo parole al vento

Cosa ti rimane
Cosa mi rimane
Il tempo ha svelato la sua trama
Fatta di giorni passati insieme

Tra

Le lunghe chiacchierate
Le nostre passeggiate
I timori e le speranze
E le battaglie vinte

E

Sono parole al vento
Solo parole al vento

Emozioni

Poi ci sono quei momenti
in cui ti rendi conto di cos’è la tua vita.
Ti guardi in torno e ti accorgi
di quali sono le cose più importanti.

Condividere cose piacevoli
con chi è vicino a te.
Ridere delle cose semplici. Assaporare la spensieratezza
come fosse un regalo inaspettato.

E dopo tornare al proprio quotidiano.
Ma con qualcosa in più.
Che non sai spiegare
perché fa parte di quelle emozioni che si legano all’anima
e ci fanno sentire vivi.

Illusione

Mi guardo intorno e mi ricordo di un gilé
Perso tra le mie cose
Porta ancora i colori di una vita che
Sembra già così lontana

Quando il gatto si strusciava su di me
E così mi salutava
Quelle voci familiari non ci sono più
Nemmeno l’illusione

Ho passato giorni interi a domandarmi
se è solo un sogno oppure no
Mentre vedevo la mia vita scivolare via
Come una semplice carezza

Ora che tutto si racchiude in un gilé
E dai peli di un siamese
Mi chiedo il senso delle cose poi qual’è
Se resta tutto nella mente

Lego tutti i miei ricordi alle parole
Per non dimenticare
Respirerò emozioni nuove tutte da provare
E scoprirò che è un illusione

E passo giorni interi a domandarmi
se è solo un sogno oppure no
Mentre vedo la mia vita scivolare via
Come una semplice carezza

C’era una forza… la vita

Vedrò una lacrima in più
che non vuole sorridere
Saprò come chiederle se
certi sbagli si pagano

Nel vento che l’asciuga
trovo la mia identità
che si libera dai dai sogni che farò
La nebbia che circonda
la mia vera identità
la cancellerò così

Come se fosse un film
da vedere con chi
non la saprà raccogliere
Così come se fosse un film
da vedere per chi
non la potrà distinguere
per crescere

Vedrò un immagine in cui
non mi so riconoscere
Saprò come chiedergli di…
di potermi nascondere

Nell’acqua di un ruscello
che nel mare finirà
i timori e le paure affiderò
La forza di lottare
ogni notte cercherò
e la troverò così

Come se fosse un film
da vedere con chi
non la saprà raccogliere
Così come se fosse un film
da vedere per chi
non la potrà distinguere
per crescere

Miraggio

Ho attraversato il deserto
ho visto piangere e poi morire
con gli occhi bassi
e una sola comune speranza

Non so se era un sogno
ma ne porto i segni addosso
e vorrei dimenticarlo
in questa terra piena di storia

Ho venduto la mia vita
per fuggire via da qui
solo senza far rumore
me ne vado via da qui

Ho visto indifferenza
ho visto molte mani astute
con gli occhi bassi
e una sola comune speranza

Non so se lo scorderò mai
ma ne porto sempre il peso
e vorrei essere più leggero
in questa mondo pieno di dolore

Ho venduto la mia vita
per volare via da qui
solo senza far rumore
me ne vado via da qui

Qualcosa di prezioso

Ho rubato il tuo sorriso
forse un po’ mi sento in colpa
ma non posso farne a meno
è qualcosa di prezioso

Ho rubato un emozione
forse sogno ad occhi aperti
ma non posso farne a meno
è qualcosa di prezioso

Ho rubato quello sguardo
che si nutre di emozioni
ma non posso farne a meno
è qualcosa di prezioso

Come due farfalle bianche
in un prato di sospiri
non mi sono trattenuto
dal volare insieme a te

Ogni giorno

Si svegliano pian piano
le stanze illuminate
la luce accende il buio
padrone della notte

Svaniscono nel nulla
i sogni senza fine
i sogni senza gloria
e quelli da capire

Con gli occhi ancora incerti
di chi non sa dov’è
ritrovi le ragioni
e tutti i tuoi perché

Noi siamo come i boschi
oscuri e misteriosi
noi siamo come i laghi
profondi e silenziosi

I volti della gente
le mani nelle tasche
il passo tuo deciso
assorto nella mente

Il tempo passa in fretta
tra sguardi sconosciuti
nei soliti dettagli
dei luoghi frequentati

Schiviamo quel vociare
di troppe labbra spente
decisi contro il vento
testardi come sempre

Noi siamo come i boschi
oscuri e misteriosi
noi siamo come i laghi
profondi e silenziosi

Illusioni

Percorrendo un’altra notte nel rumore del silenzio
mi confondo tra le ombre che si infrangono nel buio

Sono alti tra le stelle e afferrarli non si può
i ricordi di un passato che non sembrano più miei

Sopraffatto da me stesso ho confuso la realtà
solitudini di carta che mi fanno compagnia

Noi non siamo solo sogni che si sfiorano tra loro
ma dettagli di un disegno tra le pagine del tempo

Dura un brivido la vita che si apre su di me
illusioni tra le dita frutto della fantasia

Ma coltivo le speranze come fossero bugie
poi mi nutro dei sospiri che nessuno mai saprà 

Prigionieri

Cellulare alla finestra
portafoglio sul comò
chiavi sempre sulla porta
e silenzio intorno a me

Una frase detta piano
cigolante tra le labbra
lento il sole si nasconde
dietro un albero d’autunno

Siamo fatti di ricordi
che ci fanno compagnia
come cari vecchi amici
che ci vengono a trovare

Non si è mai abbastanza soli
per parlarci onestamente 
per capire quanto siamo
prigionieri di noi stessi 

Anime rare

Nel tuo sorriso
Vidi la tua anima
E non fu per caso

Così semplice
Così spontanea
Sfuggente e rara

Mi trovò smarrito
Impacciato e perso
Indifeso e solo

Non lo vidi più
Lo cercai a lungo
Non fu più trovato

Non mi sono arreso
So dov’è che dorme
Mentre aspetta il giorno

Che la rivedrò

È già notte

Ci vuole un po di tempo per aprire gli occhi
Tra le mani incerte di chi ci ha messo al mondo

Scalpitando a lungo quando ci va stretto
Mentre il tempo passa e non ti rendi conto

Questo si fa dopo e poi è troppo tardi
Ci sentiamo pronti a conquistare il mondo

Con le braccia tese verso le speranze
Ci si accorge tardi che si è fatta sera

Cambiano i programmi e il senso delle cose
Che fa presto notte e noi non siamo pronti

Vuoto incolmabile

Questa notte è così
non mi lascia dormire
Perché tanto lo so
che mi vieni a trovare

Ed è proprio per questo
che non voglio sognare
Preferisco vagare
cercherò una canzone

Che mi parli di te
Che ti parli di me
Piangerò sottovoce
non mi so trattenere

Per lasciarti cadere
o lasciarti volare
che alla fine è uguale
tanto non ci sei più

Nonostante che tu
non mi hai reso felice
Nonostante che io
ti abbia fatto soffrire

C’è che ancora sto qui
a cercare parole
dentro qualche canzone
che mi dia un emozione

Che mi parli di te
Che ti parli di me
Per riempire quel vuoto
Per riempire un silenzio

…che non colmerò più…

Che farò domani

Se mi lasci qui e non torni più
io che farò domani

tutto ciò che ho vive dentro te
e non lo vedrò più

Della vita mia cosa ne sarà
nel freddo di domani

mi convincerò che la verità
è una lacrima nel blu

ti vedo nel sole dorato
nel vento caldo sulla mia pelle
nel cielo che parla di te
e il vuoto non c’è più
quel gran vuoto non c’è più

Se mi lasci qui e non torni più
io che farò domani

tutto ciò che sei vive dentro me
è non lo vedrai più

Della vita mia cosa ne sarà
nel freddo di domani

mi convincerò che la verità
è una lacrima nel blu

ti vedo nel cielo stellato
nel vento caldo sulla mia pelle
la luna mi parla di te
e il vuoto non c’è più
quel gran vuoto non c’è più

Piccolo grande cuore

Aveva gli occhi di chi non si arrende mai, le mani sempre indaffarate.
Passava i suoi giorni a schivare i guai e le sue notti immerso nei pensieri.

Perché tutto è destinato a cambiare e se non cambi resti intrappolato nei labirinti del passato.

A volte uno sguardo è fatto di parole.

Si circondava di felicità per non accorgersi di essere solo e si nascondeva dietro i suoi sorrisi. Aveva un cuore grande, ma non abbastanza grande da farci entrare tutti.

L’amore non è un posto in cui restare soli.
La vita non la puoi vivere se non sei disposto a morire.

Si circondava di felicità per non accorgersi di essere solo e si nascondeva dietro i suoi sorrisi.
Aveva un cuore grande, ma non abbastanza grande da farci entrare tutti.

Addio

Un abbraccio è abbastanza per dirsi addio
un addio durato anni

Me ne sono andato mio malgrado verso un altra vita
che una vita è già passata

Cosa mi manca non l’ho ancora capito
se te o i giorni in cui sorridevi

Ma non è più tempo di scoprirlo
ora dobbiamo camminare in direzioni opposte

Che si fa presto a rimanere soli e a morire di ricordi
quei ricordi che non ci lasceranno mai

Fotografie da strappare e da bagnare di tristezza
mentre sistemo distratto le mie poche cose

Poi chi sa dove mi porterà la vita

E chi sa se da qualche parte in qualche posto nascosto
esiste ancora qualcosa che parlerà di noi

Di ciò che siamo stati e di ciò che non saremo mai più
Perché non si toglie come un vestito

Ma rimane attaccato alla pelle e non va più via

Universi paralleli

C’è un posto in cui ci teniamo per mano

Che doveva esistere lo abbiamo deciso nel giorno in cui ci siamo visti

Una dimensione che ci appartiene
In cui viviamo quando ci guardiamo negli occhi
Quando ci sfioriamo con i nostri pensieri

Perché ogni tuo sguardo è sempre la prima volta
E non posso farne a meno

Siamo qualcosa di meraviglioso
Non c’è niente di più bello

E se c’è è perché lo stiamo inventando noi

Svanirà

Solo in una stanza, distratto dai rumori, forse penso troppo che mi sembra un gran silenzio.

La luce si distende, mi porta via lontano e non mi importa dove ma solo che mi va.

Resto silenzioso e osservo il pavimento. Tutto il mondo è immerso in un frenetico disegno.

Manca qualche cosa mi ripeto nella mente, non la troverò di certo in un bicchiere.

Lascio e scorre il tempo, mi perdo nei pensieri. Percorro un sentimento, qualcosa che mi sfugge.

Timidi riflessi di qualcosa che non c’è.

Lascio che si posi sulle gocce dei miei occhi. Flebile nel tempo un bel giorno svanirà.

Parole

Mi domandi ancora cosa ci sostiene
È un sottile filo se vuoi

Guardami negli occhi dammi le tue mani
Siamo fatti di sentimenti

Le parole sono la libertà dal vuoto creato da noi
Che siamo onde infrante
Ingannati e vinti da venti contrari

Tutto ciò che tocchi e tutto ciò che sfiori
Non potrà fermarti mai più

Se lo vorrai fare tu potrai volare
Siamo fatti di emozioni

Le parole sono la libertà
Dal vuoto creato da noi
Che siamo onde infrante
Ingannati e vinti da venti contrari

Il dolore di chi rimane

Diranno cose
Che non potrai sapere
Faranno cose
Ma non potrai capire
Saranno attimi da cancellare
E delusioni da portare via

Poi resta il vuoto
Quello che fa male
Di giorni freddi
Come gli sguardi assenti
Per ricordare quello che dicevi
E per capire cosa non c’è più

In un dipinto senza più colori
Che le tue mani lasciano a metà
Infrangeremo tutte le promesse
Che scorderemo senza far rumore

Perché il dolore è di chi rimane
E tutto questo non si può fermare
Perché il dolore è di chi rimane
E condividerlo non servirà

L’idea

Nove di mattina e il cielo è sereno
la città ha ripreso il tran tran quotidiano

Un idea ha preso il volo e con lei la tua vita
mentre osservi distratto la distesa infinita

Scoprirai che la vita non è stata abbastanza
è una triste realtà della nostra esistenza

Ma un idea ha preso il volo e con lei la tua vita
tutto appare diverso quando sembra finita

Una lama di fuoco ha tagliato in due il mondo
a due passi dal cielo hai seguito il tuo istinto

Un idea ha preso il volo e in un solo momento
ti ritrovi nel vuoto tra le braccia del vento

Aggrappato ai ricordi che ti vengono in mente
ogni volto è un addio e un ricordo sfuggente

Il rumore del cielo ti confonde la voce
ed il mondo ti osserva mentre cadi veloce

Ma un idea ha preso il volo, un idea sconvolgente
mentre resta il ricordo di quel gesto cosciente.

Uno strano sogno

I tuoi occhi lo hanno visto
ma non era il sogno tuo
per raggiungere quel posto
sei finito nell’oblio

Tra gli sguardi della gente
che nel buio si perdeva
ti chiedevi inutilmente
che futuro ti aspettava

Troppo carica qiell’aria
non riuscivi a respirare
una forza straordinaria
poche cosa da gridare

Non c’è più la mano calda
che accarezza la tua testa
non è mamma che ti culla
ma le onde di tempesta

Sulla spiaggia si è fermato
il tuo corpo senza vita
con il volto rassegnato
e la sabbia tra le dita

Cosa fu quel sogno strano
non è facile spiegarlo
neanche a noi che ci pensiamo
sembra semplice capirlo

Tutto quello che rimane
è una lapide scolpita
e un ricordo che fa male
verso il senso della vita

Come una farfalla

Il suo sguardo distaccato tra le nuvole si perdeMentre appare all’improvviso tra le stanze colorate.

Volteggiando ti raggiunge dal suo grande prato verde

Se ti sfiora ti dipinge con movenze delicate.
Tutto quello che gli serve è lo spazio di una tela

tra le pagine del tempo che la rende prigioniera.
Vive delle sue creazioni di colori e paesaggi

vive delle sue emozioni che diffonde come raggi.
Elegante e raffinata si è posta su uno stelo

è svanita e ritornata tra le lacrime del cielo.
Delicata nel suo volo le sue ali son le dita

i suoi sogni sono il cielo e il suo prato è la vita.
Non esiste realmente ma soltanto si rivela

a chi gioca con la mente nel seguirla mentre vola.

Lo farò domani

Ora voglio togliere
il fiato alle parole
Urlare a squarciagola
più forte dei pensieri

Sentire fino in fondo
tutto quanto il mio dolore
Abbandonare l’anima
su quei ricordi amari

Ritroverò i motivi già da tempo soffocati
Li aprirò pian piano come oggetti delicati
I sogni miei segreti troppo tempo abbandonati
Riprenderanno vita da quei giorni mai vissuti

Ma ora voglio togliere
il fiato alle parole

Urlare a squarciagola
più forte dei pensieri

Sentire fino in fondo
tutto quanto il mio dolore

Abbandonare l’anima
su quei ricordi amari

Ritroverò domani quei motivi soffocati
Li aprirò domani come oggetti delicati
Ricercherò domani tutti i sogni abbandonati
E rivivrò domani tutti i giorni mai vissuti

Aquiloni

Se la poesia avesse un corpo
e potesse volare lassù
Incatenata da questo filo
non vorrebbe tornare giù

Sono sospinti da ogni vento
ogni vento di libertà
Accarezza la fantasia
la tristezza si portano via

Un cielo limpido per volare
e paura di andare via
con un filo di nostalgia
volerà con la fantasia

Chi sa, chi sa
è la vita che se ne va
Chi sa, chi sa
se davvero si volerà

Voglia di riscatto

Ho visto in te una forza
nascosta tra i pensieri
che aspetta di svegliarsi
e di portarti via

Ho visto nei tuoi occhi
e nelle tue parole
la voglia di riscatto
che non credevi più

Se non ti fermi adesso
se non ti fai schiacciare
dal peso del tuo cuore
ti risolleverai

Rafforza quelle mani
regalati un sorriso
affronta il tuo domani
e non ti fermerai

Ho visto la tua forza
nascosta tra i pensieri
non la potrai fermare
ti risolleverà.

Era in te

Una mano ti ha afferrato
in un gioco in cui vincevi
un sapore mai provato
che cercavi e non volevi

C’era un luogo solitario
chiuso dentro la tua ombra
lo gettavi e poi morivi
senza chiederti perché

Fermi tutto nella mente
resta quello che non hai
hai già tutto e non è niente
cerchi tutto ciò che sei

Ti ricordi di un sorriso
quasi a dire che non c’eri
e ti volti all’improvviso
ma non puoi tornare più

Con le mani sul tuo viso
non accetti la realtà
speri sia soltanto sogno
tutto ricomincerà

Ma se guardi bene dentro
forse puoi sentire che
quel che pensi di aver perso
è sempre stato li con te.

Lotta e sogna

Ti guardi attorno più smarrito e stanco
osservi i volti persi della gente
cerchi con gli occhi chi ti passa accanto
un volto amico che sia sorridente
la sorte gira ma non ha un disegno
e noi giriamo senza dire niente

La strada è lunga non lo puoi negare
ma di sognare tu non smetterai
“chi sogna dorme” ti potranno dire
e sarà vero se non lotterai
aprirai le ali sopra un vento caldo
e non è vero che non verrà mai
sarà il suo abbraccio a sollevarti in alto
e una volta in volo non ti fermerai

Nessun vincitore

Cosa sono queste gocce di dolore
Anche loro scivolando vanno via
Fanno un male che non riesco a sopportare
Non ho voglia di provare nostalgia

Ho passato tanto tempo a sopportare
Che non mi ricordo più come si fa
Ho sognato tutto il tempo di volare
E adesso che io volo non mi va

E non ho visto nessun vincitore
E non ho visto nessuna pietà
E non ho visto nessun vincitore
Ma questo dettaglio non ci fermerà

E non ho visto nessun vincitore
E non ho visto nessuna pietà
E non ho visto nessun vincitore
Ma questo dettaglio non ci cambierà

Resta il fatto che è comunque una sconfitta
E chi vince poi nemmeno esulterà
Non è un gioco ne una guerra ma una lotta
Che ti lascia senza fiato e volontà

Alla fine ce ne andiamo a pugni chiusi
Col sapore amaro in bocca che ti da
Troppo tempo urlando dentro quei silenzi
Troppi sogni persi dentro la realtà

E non ho visto nessun vincitore
E non ho visto nessuna pietà
E non ho visto nessun vincitore
Ma questo dettaglio non ci fermerà

E non ho visto nessun vincitore
E non ho visto nessuna pietà
E non ho visto nessun vincitore
Ma questo dettaglio non ci cambierà

Il riscatto dell’amarezza

Stringimi forte con la tua mano
prima che il buio si prenda tutto
E un breve accenno come un sorriso
tra i tuoi pensieri si leverà

Appena prima che venga il buio
a cancellare la tua memoria
Sarai felice di aver vissuto
e il tuo sipario si chiuderà

Sarà un sorriso tra le tue labbra a risvegliare la primavera
sarà il colore delle tue risa a colorare la vita intera

Di spazi aperti e di prati in fiore
di cieli azzurri e di acque chiare
Sarà perfetto e sarà bello in
quell’abbraccio senza confini

In ogni angolo in ogni istante
sarà il riscatto dell’amarezza
In ogni luogo per tutto il tempo
sarà quel mondo che tu cercavi.

Silenzi di felicità

Cos’è stato vivere con te
tutti questi anni a farsi male

Ricordi come spine nella mente
teneri e crudeli come noi

Cosa mi rimane ormai di te
lacrime di gioia o di dolore

Confuse nel ricordo e nel rimpianto
di cio che potevamo diventare

Cosa mi rimane dei tuoi gesti
delle tue parole e dei sorrisi

Timidi ricordi di momenti
che ritrovo dentro i giorni miei

Quanto ci ho provato Dio lo sa
ma non era quello che volevi

Piccola piantina già cresciuta
le radici non le perderai

Hai passato il tempo a cancellarmi
smetterò di chiedermi perché

E mi lasci senza perdonarmi
ma nemmeno io perdono te

Tra le mani solo i nostri sbagli
ho sbagliato forte più di te

Ma non me lo levo dalla mente
che sbagliavi spesso più di me

Ora non ci resta che un ricordo
da tenere o da cancellare

Tra parole fatte di dolore
e silenzi di felicità

Sognatori

Un sognatore non vuole mai svegliarsi
vive nei suoi sogni e ci ha lasciato fuori

Cerca ciò che sogna e non può trovare
quello che ha lasciato non lo può capire

Ha sbagliato tanto ma non l’ha saputo
Si nasconde bene tra le nostre vite

Cerca cose belle dove non ci sono
non rimane niente dentro la sua mano

Può toccare il cielo ma non capirai
tutto il suo dolore non lo saprai mai

Perché un sognatore non si può svegliare
sa di aver bisogno di sognare ancora

Cerca di trovare cosa si è smarrito
senza mai capire che era proprio lui

Più forte dei ricordi

Le sue armi erano la penna e la voce

ma non componeva versi ne cantava

Le sue mani troppo lunghe e troppo svelte per un bambino

sapevano dove colpire ma non come le sue parole

E tanti piccoli gnomi saltellavano tutt’intorno ridendo e punzecchiando

Dove non è freddo è buio, un buio troppo difficile da spiegare

Fatto di distanze e di silenzi

Ma il tempo passa e tutto si trasforma

Solo i perché restano sospesi nel silenzio

Finché un giorno li cercherai, quando sarai pronto a sostenerli

E tutto sarà più semplice, sarà più forte dei ricordi.