Senza fiato

Ho attraversato la mia vita a bocca aperta con lo sguardo sbalordito di chi guarda le macerie.
Ho costruito con i resti di me stesso
e ho trovato mille scuse per mollare.

Mi sono avvolto come un faro nella nebbia, certi moli forse è meglio non doverli mai trovare.
Ho messo in salvo la mia vita da quel mare e tutto il resto l’ho lasciato a naufragare.

Ho fatto a pugni con me stesso e con il cielo per poi trovarmi chiuso dentro un labirinto.
Le ho prese io ma d’altro canto lo sapevo per i miei sbagli e una chitarra senza fiato.

Vorrei capire cosa c’è tra questi sogni e cosa lascia una speranza che si infrange.
Cosa raccoglie chi raccoglie i propri pezzi e cosa trovano in quell’angolo di cielo.

E ora resta forse un colpo da sparare
o forse ancora solamente il suo rumore da sentire.
Mi guardo intorno per trovare un’emozione dentro l’armadio o forse dentro quel bicchiere.

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Per un sorriso

A volte ci sentiamo così vuoti
che fatichiamo pure a ragionare,
a credere che siamo ancora vivi
o che possiamo ancora respirare.

E ci aggrappiamo al primo sentimento
al primo sentimento di passaggio
capace di lasciarci un’emozione
per una buona dose di coraggio.

Vorrei poter toccare il tuo sorriso
sbocciato come un fiore sulla bocca,
sfiorare le tue mani all’improvviso
sei l’unica emozione che si tocca.

Ho tolto tutti i sogni dal cassetto
ormai coperti dalle ragnatele.
Li lascio andare forse non del tutto
tra i mille fallimenti e le chimere.

Ho steso al sole tutte le paure
che non ci fanno fare passi avanti.
Le ho stese lungo tutte le pianure
per far seccare tutti i tuoi rimpianti.

Vorrei poter toccare il tuo sorriso
sbocciato come un fiore sulla bocca,
sfiorare le tue mani all’improvviso
sei l’unica emozione che si tocca.

Il risultato

Giorni grigi, tutti uguali,
tutti in fila all’infinito
e la notte poco dopo
così nera che fa male.

Vecchie storie originali
che mi hanno raccontato,
mentre scaldo dentro il fuoco
le parole da inventare.

La mia forza che ritorna
dentro al sogno più segreto,
la mia rabbia si trasforma
ma non cambia il risultato.

Tra le mani poche cose,
quelle giuste, quelle vere.
Sotto i piedi un metro d’aria
per sognare e per sperare.

Lascio un posto anche per loro
che non scorre nelle vene,
ho vissuto in una storia
che finiva sempre male.

La mia forza che ritorna
dentro al sogno più segreto,
la mia rabbia si trasforma
ma non cambia il risultato.

12/12/2002

All’epoca avevo una pagina WordPress che si chiamava “Chimica delle parole” con centinaia di frasi scritte. (Forse chi mi segue da allora se lo ricorda.)
Erano le frasi che avevo scritto da quando mi ricordo di aver cominciato a scrivere.
Poi nel 2015 ho disattivato la pagina perché mi si chiese una prova d’amore.
Persi ovviamente tutto quello che avevo scritto fino a quel momento perché gli originali erano perduti, tranne pochissime altre che ho già postato e questa, “Il risultato”, che rimase registrata nel telefono e che ho ritrovato di recente.
Il titolo è emblematico perché il risultato è stato che questa “prova d’amore” non è servita a niente, o perlomeno non ha raggiunto lo scopo che io volevo, ma di sicuro lo scopo che voleva la persona che diceva di amarmi. L’unico risultato a me evidente fu proprio questo.
Cos’è oggi “Il risultato”? Solo il ricordo di una vita che non mi è mai appartenuta.

 

Dolcemente

Camminando tra le spine
con le mani nelle tasche
respiravo la mia vita
avanzando nella nebbia

Scivolando nei miei sensi
hai riempito la mia vita
come un delicato canto
che cattura la mia mente

Dolcemente mi accarezza
un leggero e caldo soffio
che pervade i sentimenti
caldo e dolce come il vento

Sei nei giorni mai uguali
che con te non c’è la noia
che sei sempre una sorpresa
perché tutto si colora

Sei nel tempo che ora passa
che con te è cosi veloce
che l’eternità non basta
perché sembrerà un istante

Brilleranno ancor più forte
quelle stelle nella notte
per dar luce ai nostri sogni
e colore al nostro amore

Volerai

Stringi con le mani fragili
l’anima
che guarirà

Dalle insicurezze e dai sogni infranti che
formano
questa realtà

Senza far rumore la paura se ne andrà
E tra le tue braccia quel dolore passerà

adesso che
volerai
senza cadere
ti darò
anche le stelle
vedrai

Costruiremo la felicità
certi che
mai finirà

Tutta la tristezza del passato svanirà
sentirai
la libertà

E volevo dirti che sei tu quel sogno che
Non avrei creduto mai di poter vivere

adesso che
volerai
senza cadere
ti darò
anche le stelle
vedrai

Libertà

Sboccia un fiore
delicato e fragile
da tempo soffocato
da troppo tempo oppresso

Lacrime che sono linfa
oggi amare
domani vita
colonne del tuo futuro

Un nuovo pensiero
un idea prende forma
una forza sconosciuta
scorre nelle vene

La strada per la libertà
è un nodo ben stretto
che sciogli con pazienza
tra sogni e speranze

Il senso della vita

Disegneremo emozioni
per farle vivere nel cuore di qualcuno

Proprio quando non c’è niente
stringiamo tra i denti il nostro futuro

Nascondiamo segretamente certi dolori
che si muovono dentro di noi senza meta

Vengono spesso a ricordarci chi siamo
sciogliendo i nodi che il tempo crea

E le lacrime che spesso ci custodiscono
sanno bene cosa diventeranno le nostre paure

Sanno bene che domani saremo più forti
mentre il tempo ci guarderà con ammirazione

Le mani tremanti finalmente si apriranno
lasceranno volare via tutti i sogni

E sarà li che coglieremo il senso
sarà li che capiremo il senso della vita

Sogni

Potete vedere il video seguendo il link riportato di seguito:

Testo scritto su “Kiss The Rain” di Yiruma

Ci sono sogni che
restano immobili
sono metafore
della libertà
Inarrivabili
intoccabili
sono stelle
che brillano

E se ne va
dentro di noi
quel maledetto vuoto che ci rende fragili
ci lascerà
non tornerà
volerà con le nostre ali

Ci sono sogni che
non si ricordano
pensieri labili
non tornano più
Ridotti in cenere
si confondono
nella notte
e nel buio

Ci sono sogni che
non ci appartengono
troppo diversi da
la vita che fai
Non puoi rincorrerli
non illuderti
sono fumo negli occhi tuoi

E se ne andrà
dentro di noi
quel maledetto vuoto che ci rende fragili
ci lascerà
non tornerà
volerà con le nostre ali

Ci sono sogni in cui
dobbiamo credere
possiamo vivere
portare con noi
Sono quei sogni in cui
noi diventiamo eroi
per lottare e per morir

Dammi la mano che
non voglio perderti
non voglio smettere
di credere in noi
in questo sogno che
diverrà realtà
sulla pelle e dentro te
sulla pelle e dentro te

C’era una forza… la vita

Vedrò una lacrima in più
che non vuole sorridere
Saprò come chiederle se
certi sbagli si pagano

Nel vento che l’asciuga
trovo la mia identità
che si libera dai dai sogni che farò
La nebbia che circonda
la mia vera identità
la cancellerò così

Come se fosse un film
da vedere con chi
non la saprà raccogliere
Così come se fosse un film
da vedere per chi
non la potrà distinguere
per crescere

Vedrò un immagine in cui
non mi so riconoscere
Saprò come chiedergli di…
di potermi nascondere

Nell’acqua di un ruscello
che nel mare finirà
i timori e le paure affiderò
La forza di lottare
ogni notte cercherò
e la troverò così

Come se fosse un film
da vedere con chi
non la saprà raccogliere
Così come se fosse un film
da vedere per chi
non la potrà distinguere
per crescere

Ogni giorno

Si svegliano pian piano
le stanze illuminate
la luce accende il buio
padrone della notte

Svaniscono nel nulla
i sogni senza fine
i sogni senza gloria
e quelli da capire

Con gli occhi ancora incerti
di chi non sa dov’è
ritrovi le ragioni
e tutti i tuoi perché

Noi siamo come i boschi
oscuri e misteriosi
noi siamo come i laghi
profondi e silenziosi

I volti della gente
le mani nelle tasche
il passo tuo deciso
assorto nella mente

Il tempo passa in fretta
tra sguardi sconosciuti
nei soliti dettagli
dei luoghi frequentati

Schiviamo quel vociare
di troppe labbra spente
decisi contro il vento
testardi come sempre

Noi siamo come i boschi
oscuri e misteriosi
noi siamo come i laghi
profondi e silenziosi

Illusioni

Percorrendo un’altra notte nel rumore del silenzio
mi confondo tra le ombre che si infrangono nel buio

Sono alti tra le stelle e afferrarli non si può
i ricordi di un passato che non sembrano più miei

Sopraffatto da me stesso ho confuso la realtà
solitudini di carta che mi fanno compagnia

Noi non siamo solo sogni che si sfiorano tra loro
ma dettagli di un disegno tra le pagine del tempo

Dura un brivido la vita che si apre su di me
illusioni tra le dita frutto della fantasia

Ma coltivo le speranze come fossero bugie
poi mi nutro dei sospiri che nessuno mai saprà 

Come una farfalla

Il suo sguardo distaccato tra le nuvole si perdeMentre appare all’improvviso tra le stanze colorate.

Volteggiando ti raggiunge dal suo grande prato verde

Se ti sfiora ti dipinge con movenze delicate.
Tutto quello che gli serve è lo spazio di una tela

tra le pagine del tempo che la rende prigioniera.
Vive delle sue creazioni di colori e paesaggi

vive delle sue emozioni che diffonde come raggi.
Elegante e raffinata si è posta su uno stelo

è svanita e ritornata tra le lacrime del cielo.
Delicata nel suo volo le sue ali son le dita

i suoi sogni sono il cielo e il suo prato è la vita.
Non esiste realmente ma soltanto si rivela

a chi gioca con la mente nel seguirla mentre vola.

Lo farò domani

Ora voglio togliere
il fiato alle parole
Urlare a squarciagola
più forte dei pensieri

Sentire fino in fondo
tutto quanto il mio dolore
Abbandonare l’anima
su quei ricordi amari

Ritroverò i motivi già da tempo soffocati
Li aprirò pian piano come oggetti delicati
I sogni miei segreti troppo tempo abbandonati
Riprenderanno vita da quei giorni mai vissuti

Ma ora voglio togliere
il fiato alle parole

Urlare a squarciagola
più forte dei pensieri

Sentire fino in fondo
tutto quanto il mio dolore

Abbandonare l’anima
su quei ricordi amari

Ritroverò domani quei motivi soffocati
Li aprirò domani come oggetti delicati
Ricercherò domani tutti i sogni abbandonati
E rivivrò domani tutti i giorni mai vissuti